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23.04.2022 12:48

Disabilità: Regione, entro maggio avvio percorso revisione legge 41/86



Udine, 23 apr - Entro maggio sarà avviato il percorso di confronto con i portatori di interesse, tra i quali la Consulta regionale delle associazioni delle persone disabili e delle loro famiglie, per la revisione di una norma simbolo qual è la legge numero 41 del 1986 che deve essere adeguata ai tempi, così da arrivare in Aula ad ottobre per l'approvazione.

È l'impegno ribadito con determinazione dal vicegovernatore con delega alla Salute e Politiche sociali del Friuli Venezia Giulia durante l'assemblea della Consulta delle associazioni delle persone disabili e delle loro famiglie del Friuli Venezia Giulia.

Il vicegovernatore ha ascoltato le istanze portate dal presidente della Consulta tra le quali la necessità di promuovere incontri con le Aziende sanitarie per avere una fotografia della situazione sui servizi della disabilità e ne ha garantito la presa in carico, rimarcando comunque come la priorità resti la rivisitazione della legge base per la disabilità per la quale è necessario essere impegnati anche nel percorso successivo alla norma.

Come è emerso, la norma si basa ancora su una filosofia di tipo assistenzialistico ormai ampiamente superata e non al passo con i tempi, che vede il disabile come una persona malata da assistere. Serve invece una svolta culturale che punti sulla vita autonoma dei disabili.

In questo percorso, il vicegovernatore ha riconosciuto l'importante ruolo di stimolo della Consulta alle istituzioni e rinnovato la valorizzazione delle esperienze che sono espressione del ricco e articolato mondo del Terzo settore.

L'esponente della Giunta ha ricordato l'impegno della Regione nel dare risposte di accoglienza ai profughi ucraini e nella gestione della pandemia, rimarcando come il virus continui a circolare ma anche come il vaccino permetta di mantenere la distanza dal ricovero ospedaliero. Nel suo intervento ha poi condiviso una riflessione sul concetto di salute e sanità e sul principio di sussidiarietà.

Accanto alle grandi organizzazioni che danno risposte di natura sanitaria eccellenti è necessario mettere in atto quel cambio culturale che sposti il baricentro verso organizzazioni sempre più dedicate a offrire risposte di salute sul territorio, ha specificato il vicegovernatore rilevando l'importante ruolo che può essere svolto dalla sussidiarietà. Tra le criticità evidenziate quelle delle competenze professionali disponibili, oggi insufficienti rispetto alle richieste e la necessità di comprendere come il vero nodo non riguardi il luogo dove vengono garantite le prestazioni ma quello di garantirle.

Il presidente della Consulta ha espresso soddisfazione per l'impegno preso dalla Regione verso la riforma, evidenziando la responsabilità nel definire questa svolta, occasione storica per riportare il Friuli Venezia Giulia all'avanguardia, e la necessità della Consulta stessa di dare un contributo costruttivo al percorso. ARC/LP/ma