Disabilità: Regione, entro maggio avvio percorso revisione legge 41/86
Udine, 23 apr - Entro maggio sarà avviato il percorso di
confronto con i portatori di interesse, tra i quali la Consulta
regionale delle associazioni delle persone disabili e delle loro
famiglie, per la revisione di una norma simbolo qual è la legge
numero 41 del 1986 che deve essere adeguata ai tempi, così da
arrivare in Aula ad ottobre per l'approvazione.
È l'impegno ribadito con determinazione dal vicegovernatore con
delega alla Salute e Politiche sociali del Friuli Venezia Giulia
durante l'assemblea della Consulta delle associazioni delle
persone disabili e delle loro famiglie del Friuli Venezia Giulia.
Il vicegovernatore ha ascoltato le istanze portate dal presidente
della Consulta tra le quali la necessità di promuovere incontri
con le Aziende sanitarie per avere una fotografia della
situazione sui servizi della disabilità e ne ha garantito la
presa in carico, rimarcando comunque come la priorità resti la
rivisitazione della legge base per la disabilità per la quale è
necessario essere impegnati anche nel percorso successivo alla
norma.
Come è emerso, la norma si basa ancora su una filosofia di tipo
assistenzialistico ormai ampiamente superata e non al passo con i
tempi, che vede il disabile come una persona malata da assistere.
Serve invece una svolta culturale che punti sulla vita autonoma
dei disabili.
In questo percorso, il vicegovernatore ha riconosciuto
l'importante ruolo di stimolo della Consulta alle istituzioni e
rinnovato la valorizzazione delle esperienze che sono espressione
del ricco e articolato mondo del Terzo settore.
L'esponente della Giunta ha ricordato l'impegno della Regione nel
dare risposte di accoglienza ai profughi ucraini e nella gestione
della pandemia, rimarcando come il virus continui a circolare ma
anche come il vaccino permetta di mantenere la distanza dal
ricovero ospedaliero. Nel suo intervento ha poi condiviso una
riflessione sul concetto di salute e sanità e sul principio di
sussidiarietà.
Accanto alle grandi organizzazioni che danno risposte di natura
sanitaria eccellenti è necessario mettere in atto quel cambio
culturale che sposti il baricentro verso organizzazioni sempre
più dedicate a offrire risposte di salute sul territorio, ha
specificato il vicegovernatore rilevando l'importante ruolo che
può essere svolto dalla sussidiarietà. Tra le criticità
evidenziate quelle delle competenze professionali disponibili,
oggi insufficienti rispetto alle richieste e la necessità di
comprendere come il vero nodo non riguardi il luogo dove vengono
garantite le prestazioni ma quello di garantirle.
Il presidente della Consulta ha espresso soddisfazione per
l'impegno preso dalla Regione verso la riforma, evidenziando la
responsabilità nel definire questa svolta, occasione storica per
riportare il Friuli Venezia Giulia all'avanguardia, e la
necessità della Consulta stessa di dare un contributo costruttivo
al percorso.
ARC/LP/ma
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