Trieste, 13 giu - Domani sera, alle 21.30, la stagione musicale estiva di Villa Manin di Passariano si aprirà con un nome del grande jazz mondiale, il chitarrista statunitense Pat Metheny, che inaugura così anche la ventiquattresima edizione di Udin&Jazz e la sua nuova tournée italiana, nel corso della quale proporrà al pubblico anche le sonorità del suo ultimo lavoro, "Kin".
Il nuovo sovrintendente della Villa Piero Colussi ha espresso la propria soddisfazione spiegando le scelte fatte per il cartellone di Villa Manin Musica: "abbiamo voluto superare la strettoia del dibattito di questi ultimi mesi tra chi non voleva più concerti nell'anfiteatro di Villa Manin e chi invece reclamava a gran voce i più famosi interpreti della musica pop e rock. Noi abbiamo preferito coinvolgere gli operatori specializzati chiedendo loro una proposta di qualità e di innovazione, capace di misurarsi con i meravigliosi spazi e con le architetture del '700: ne è venuto fuori un 'Festival dei Festival', una vetrina di quanto più interessante offre oggi la scena musicale regionale, anche in collaborazione con realtà affermate come la stessa Udin&Jazz, Folkest e il Progetto Integrato Cultura del Medio Friuli".
Pat Metheny, che apre il ricco cartellone, ha già vinto 20 Grammy Award (l'equivalente dell'Oscar per la musica), ha composto e interpretato colonne sonore di importanti film e dischi solisti di enorme successo, grazie anche alla collaborazione con celebrità come Ornette Coleman, Miles Davis e Brad Mehldau: a Villa Manin, con gli Unity Group, presenta anche un nuovo inserimento nel suo gruppo, il giovane e sorprendente polistrumentista italiano Giulio Carmassi, che è stato capace di affascinare uno dei maestri del jazz grazie a un video su You Tube in cui interpretava da solo tutte le parti vocali e strumentali del celebre pezzo First Circle.
"Questo 'Festival dei Festival' proseguirà poi - ha dichiarato Colussi - con altre scelte di artisti sempre interessanti e coinvolgenti come il cantautore Pierpaolo Capovilla oppure Vinicio Capossela e l'atmosfera particolare della 'Banda della Posta' o ancora il pianoforte di Glauco Venier accompagnato da trenta orchestrali. A seguire una grande interprete come Fiorella Mannoia, tre straordinari jazzisti come Paolo Fresu, Trilok Gurtu e Omar Sosa, finalmente insieme, e a concludere l'astro nascente Bombino, il re del desert blues".
ARC/Com/RM
