Udine, 15 feb - "Le misure economiche regionali messe in campo
per contrastare gli effetti dell'emergenza Covid si sono rivelate
efficaci, con oltre 600 domande di accesso al credito sui fondi
anti crisi; riconosciamo il grande lavoro svolto da Mediocredito
pur con la difficoltà di garantire una risposta celere nel
processare le richieste rispetto ai tempi attesi dalle imprese".
Questa in sintesi la posizione espressa dagli assessori alle
Finanze, Barbara Zilli, e alle Attività produttive, Sergio Emidio
Bini, intervenuti oggi in II Commissione consiliare per
l'audizione dei vertici di Mediocredito (presente il direttore
Arturo Miotto) sui tempi e sulle modalità di erogazione alle
categorie economiche e alle imprese dei finanziamenti concessi a
ristoro dei danni derivanti dalla crisi determinata dalla
pandemia Covid-19.
Come ha evidenziato Zilli, in premessa alla relazione
dell'istituto bancario, "le risorse anticrisi costituiscono
sezioni fuori bilancio gestite da Mediocredito e coperte da fondi
che derivano perlopiù da rientri di finanziamenti non erogati. La
dotazione iniziale è stata di 16,5 milioni di euro, a cui si sono
aggiunti 11,5 milioni di euro in corso d'anno attraverso
l'utilizzo di somme di altri fondi di rotazione e ulteriori 5,8
milioni a fine anno, per giungere quindi ad una dotazione
complessiva anti crisi Covid di 33,8 milioni di euro per il
2020".
"Mediocredito ha affrontato un sovraccarico di domande - è stato
il commento di Zilli - con inevitabili criticità, tra cui la
necessaria verifica della tipologia di domanda e della
sostenibilità del piano di rientro dei richiedenti. La Regione ha
voluto mettere in circolo risorse con rapidità e Mediocredito era
l'Istituto che poteva farsi carico di questa attività in forza
delle convenzioni già in essere".
Anche da Bini è giunto il riconoscimento a Mediocredito del
grande lavoro svolto, ma anche della necessità di migliorare la
tempistica delle procedure, mettendo in campo una task force
specifica per queste istruttorie "come ha fatto la Regione per
rispondere con tempestività alle migliaia di domande ricevute per
l'erogazione delle risorse a fondo perduto alle partite Iva" ha
evidenziato l'assessore.
Nell'ottica di prevenire disservizi alle imprese, Bini ha
richiamato quanto previsto dalla recente norma SviluppoImpresa,
con cui la Regione intende procedere ad una gara per assegnare i
servizi di segreteria per le istruttorie riguardanti le
concessioni di credito e contributi, che dovrà prevedere anche la
creazione di un call center per dare supporto immediato ai
richiedenti.
Dalla relazione di Mediocredito è emerso che nel 2020 sono giunte
613 domande di accesso al credito, un numero quattro volte
superiore a quelle pervenute nel 2019. Di queste, 548 hanno
riguardato i fondi anticrisi Covid. La maggiori parte delle
pratiche (546 su 548) sono risultate incomplete, con conseguente
richiesta di integrazione. Delle domande pervenute, 273 sono
state archiviate, su decisione del Comitato Frie concorde al
parere dell'Istituto. Le pratiche ammesse hanno rilasciato
finanziamenti da un minimo di 10mila a 300mila euro. Più della
metà delle domande accolte sono state ammesse senza garanzie,
sulla base di una valutazione del rating dell'impresa (l'85 per
cento delle imprese richiedenti non era precedentemente
conosciuta dalla banca) che ha richiesto un'istruttoria specifica.
ARC/SSA/al
Una fase dell'incontro odierno in II Commissione al quale hanno partecipato gli assessori regionali Bini e Zilli