Salute: Riccardi, riportare dipartimenti prevenzione al centro sistema
Visita del vicegovernatore ai dipendenti della struttura
pordenonese Pordenone, 28 mar - "Quando ci saremo lasciati alle spalle la
pandemia, dovremo cogliere i suggerimenti che sono derivati da
questa esperienza, facendone tesoro per riportare il lavoro e il
valore dei dipartimenti di prevenzione non alla fine ma
all'inizio del complesso sistema della salute". Lo ha detto il vicegovernatore della Regione con delega alla
Salute Riccardo Riccardi incontrando oggi a Pordenone nella sede
dell'Azienda sanitaria Friuli Occidentale i dipendenti del locale
dipartimento di prevenzione. Accompagnato dal responsabile della
piattaforma tecnica di comparto Carlo Bolzonello, l'esponente
dell'Esecutivo regionale ha voluto innanzitutto ringraziare tutto
il personale da tempo schierato in prima linea nella lotta al
Covid nell'area pordenonese. "Quando l'emergenza sarà terminata - ha detto Riccardi - arriverà
il tempo in cui dovremo stilare dei bilanci di quanto è accaduto
per capire come il sistema della Salute abbia affrontato la
pandemia e capire dove ci sia bisogno di mettere mano. In quella
circostanza dovremo sicuramente ridare ai dipartimenti di
prevenzione la posizione che per troppi anni è stata accantonata;
l'esperienza del Covid ci ha dimostrato quanto sia di
fondamentale importanza il lavoro svolto in questo comparto
perché si ripercuote in modo inevitabile sulla tenuta del sistema
ospedaliero. Quest'ultimo da solo non è infatti sufficiente a
garantire le prestazioni di salute, come stanno dimostrando in
modo palpabile i fatti con i quali ci misuriamo da marzo dello
scorso anno". L'esponente della Giunta ha poi evidenziato un altro settore del
comparto sul quale è necessario un maggior investimento di
risorse. "I processi di digitalizzazione - ha detto Riccardi -
stanno scontando ora un grave ritardo. In questo momento abbiamo
a disposizione un grande patrimonio di informazioni ma non gli
strumenti per gestirli al meglio. Ciò si ripercuote negativamente
sia sul sistema, rallentandone l'efficacia, sia nel rapporto tra
il comparto della salute e il cittadino. Per questi motivi il
Paese deve investire molte più risorse in questo settore, da un
lato facilitando il lavoro degli operatori del settore e,
dall'altro, migliorando il rapporto con la popolazione". Infine, il vicegovernatore si è soffermato su alcuni aspetti
legati alla misurazione della pandemia che in questo momento
stanno mettendo in difficoltà le Regioni. "Ora diventa necessario
- ha detto Riccardi - avere a disposizione un modello omogeneo
per valutare correttamente la diffusione del virus nella nostra
penisola. Se questa misurazione è basata sul numero dei tamponi
eseguiti non è corretto che chi ne effettua di più, per avere un
panorama maggiormente dettagliato del contagio, ne debba poi
pagare le conseguenze. Questo è un importante tema sul quale
riflettere, perché la mancanza di uniformità a livello nazionale
provoca poi in ambito locale importanti ricadute sia di tipo
economico che sociale. Perciò - ha concluso il vicegovernatore -
il tema verrà sottoposto con grande vigore all'attenzione del
Governo".
ARC/AL/ma
Una fase dell'incontro tra il vicegovernatore della Regione Riccardo Riccardi e i dipendenti del Dipartimento di prevenzione dell'Asfo.
Il vicegovernatore della Regione Riccardo Riccardi con il responsabile della piattaforma tecnica del Dipartimento di prevenzione dell'Asfo, Carlo Bolzonello.
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