Cultura: Gibelli, Fondazione de Claricini valorizza Dante in Fvg
Pordenone, 15 mar - "Uno dei progetti più importanti in Friuli
Venezia Giulia, che fa da traino alle molteplici iniziative sulle
quali anche la nostra regione dedicherà molta attenzione in
occasione della ricorrenza per ricordare il padre della lingua
italiana".
Lo ha detto l'assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli
partecipando in streaming alla conferenza stampa organizzata
dalla Fondazione de Claricini Dornpacher durante la quale sono
state illustrate le iniziative allestite dal sodalizio per
celebrare il settimo centenario della morte di Dante Alighieri.
All'evento erano presenti tra l'altro anche il presidente della
Fondazione Oldino Cernoia, i sindaci di Moimacco, Cividale e San
Daniele, Enrico Basaldella, Daniela Bernardi e Pietro Valent,
nonché il portavoce del Ministro della Cultura, Gianluica Lioni.
Come ricordato dall'esponente dell'esecutivo Fedriga, il
programma allestito dalla fondazione cividalese e realizzato in
collaborazione con la biblioteca Guarneriana "mi è già stato
presentato per sommi capi dal presidente Cernoia lo scorso anno e
si contraddistingue per la vastità delle iniziative proposte ma
anche per la loro qualità culturale. Questo progetto si inserisce
in un più vasto articolato programma che andremo ad illustrare
nei prossimi giorni in cui l'amministrazione regionale sosterrà
la promozione delle opere dantesche attraverso molte iniziative
presentate da vari soggetti del nostro territorio. A queste si
associano le iniziative sostenute dal Ministero della Cultura,
delle quali fanno parte - oltre al progetto della Fondazione de
Claricini - anche quelle che si sviluppano attraverso l'Archivio
di Stato di Pordenone, il Museo Parco di Miramare e il Museo
archeologico di Aquileia".
"Con queste attività - ha aggiunto Gibelli - la nostra regione si
presenta al meglio al Dante day, valorizzando il legame che per
alcuni aspetti esiste tra il Friuli Venezia Giulia e il Sommo
poeta. Oltre al codice redatto da Niccolò de Claricini che nel
1466 trascrisse la Divina commedia, a Gemona c'è anche la campana
quattrocentesca, unico esempio del suo genere, sulla quale è
trascritto uno dei versi dell'opera di Dante maggiormente
conosciuta al mondo. Abbiamo deciso di celebrare la ricorrenza
con molte iniziative - ha concluso l'assessore regionale - per
celebrare un personaggio della nostra cultura nazionale al quale
dobbiamo la presenza oggi in Italia di una lingua comune e le cui
opere sono riconosciute a livello mondiale".
Il ricco programma messo a punto dalla Fondazione de Claricini
conta su 35 iniziative che si snodano nell'arco di tutto l'anno e
che vedranno coinvolto non solo la sede di Bottenicco di Moimacco
ma anche molte altre località del Friuli Venezia Giulia e in
particolare Pordenone grazie ad una collaborazione instaurata con
il locale centro culturale Casa dello studente Antonio Zanussi.
La cerimonia di apertura del progetto celebrativo per i 700 anni
dalla morte di Dante è fissata per il 25 marzo con una conferenza
tenuta da don Alessandro Geretti e l'inaugurazione in Villa de
Calricini di tre specifiche mostre.
ARC/AL/ep
1466, Codice miniato comunemente denominato "Codice de Claricini"
Foto tratta dal programma delle iniziative per il settimo centenario della morte di Dante Alighieri, a cura della Fondazione de Claricini Dornpacher
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