Trieste, 4 mar - Consolidare il ruolo nazionale di Area science
park. Investire in ambiti di specializzazione definiti e precisi,
che offrano prospettive di sviluppo e di ricadute in termini di
occupazione lavorativa. Puntare con decisione sul sistema Argo,
strategico per abbinare insediamenti industriali sostenibili a
processi di innovazione tecnologica e sociale. Sono alcune delle
priorità individuate nel corso dell'incontro tenutosi tra
l'assessore regionale alla Ricerca e innovazione Alessia Rosolen
e il nuovo presidente di Area science park, Caterina Petrillo,
alla presenza dei direttori Ketty Segatti (Regione) e Stefano
Casaleggi (Area).
È stata Rosolen a fare gli onori di casa, ringraziando il
presidente uscente Sergio Paoletti ed esprimendo "soddisfazione
per l'opportunità di avere una posizione apicale esterna al
circuito regionale e quindi non condizionata da logiche del
passato. Il sistema della ricerca, negli ultimi anni, ha fatto
notevoli passi in avanti per uscire dal perimetro di
un'autoreferenzialità elitaria, che faceva percepire Area science
park come soggetto distante dalla comunità reale. Mi aspetto che
anche la nuova presidenza prosegua lungo questo percorso,
puntellando la posizione di Area nel sistema nazionale e
internazionale della ricerca" ha auspicato Rosolen.
L'assessore ha ricordato che "la Regione ha avviato un progetto
di rivisitazione del sistema dei parchi scientifici tecnologici
nel suo complesso che implica una regia comune regionale e
singole aree di specializzazione, capaci di divenire elementi di
sintesi e di valorizzazione delle peculiarità dei singoli
territori. Argo resta un programma centrale per crescere come
sistema coeso e per portare la ricerca a essere soggetto
trainante per l'economia reale, garantendo un cambio di passo
sotto il profilo dell'innovazione e, contestualmente, dare
risposte alla domanda di profili occupazionali specializzati del
mondo del lavoro".
La neo presidente, nel ricordare di essere "un fisico
sperimentale" ha posto l'accento sulla sua "conoscenza di lunga
data del sistema scientifico triestino, che risale al 1986,
quando per la prima volta ho stabilito relazioni e collaborazioni
con le strutture di ricerca di questo territorio. Il sistema
nazionale e la comunità dei ricercatori considerano Trieste
un'eccellenza: l'obiettivo è rafforzare e potenziare questa
considerazione, investendo con convinzione su pochi progetti
mirati e chiari. Il programma Pon e il sistema Argo costituiscono
due elementi cardine in questo processo".
Petrillo ha rilevato che "Trieste e il Friuli si caratterizzano
per la presenza di istituzioni universitarie, infrastrutture di
ricerca e servizi di assoluta eccellenza nel panorama
internazionale, dalla Sissa, all'Ictp, l'Icgeb,
Elettra-Sincrotrone e le recenti acquisizioni di strumentazione
di Area science park che hanno permesso l'avvio della piattaforma
di genomica e dati: l'obiettivo è aumentare la visibilità di Area
science park per attrarre investimenti, progettualità e talenti.
Tanto è già stato fatto, ma le potenzialità di sviluppo sono
ancora ampie. La collaborazione con la Regione sarà, con ogni
evidenza, imprescindibile".
Secondo Rosolen, infine, "siamo attesi da alcune sfide di estrema
rilevanza per la comunità regionale, a partire dalla capacità di
individuare traiettorie chiare che portino a risultati concreti
della cosiddetta Strategia di specializzazione intelligente: il
mercato del lavoro richiede alta specializzazione, la ricerca ha
la missione di guidare il sistema produttivo nell'individuazione
di soluzioni innovative e, al tempo stesse, concrete".
ARC/COM/ssa/ma
L'assessore regionale alla Ricerca e innovazione Alessia Rosolen e il nuovo presidente di Area science park, Caterina Petrillo (al centro), assieme ai direttori Stefano Casaleggi (Area) e Ketty Segatti (Regione)