Approvati anche spazi assunzionali per passaggio ambiti
socio-assistenziali da Uti a Comuni
Udine, 20 mag - Via libera dal Consiglio delle autonomie locali
all'utilizzo da parte dei Comuni di 3,5 milioni di euro per
incrementare la sicurezza in Friuli Venezia Giulia. È stato
questo uno dei punti all'ordine del giorno del Cal, riunitosi
oggi a Udine. Tra gli argomenti analizzati, figurava anche il
regolamento per l'assegnazione agli enti locali del fondo per
interventi riguardanti l'installazione di sistemi di sicurezza
presso le abitazioni private e nelle parti comuni dei condomini,
nonché per il potenziamento delle strumentazioni appartenenti
alla Polizia locale.
Su questo tema (approvato all'unanimità), l'assessore regionale
alla Sicurezza ha specificato i termini in cui la Regione
assegnerà i fondi e i modi in cui le Amministrazioni locali li
potranno impegnare. In particolare è emerso che, per utilizzare i
3,5 milioni stanziati a favore di tutti i Comuni del Friuli
Venezia Giulia, quest'ultimi saranno vincolati nella scelta della
destinazione a seconda che abbiano o meno già attinto alle
risorse previste dal pacchetto sicurezza 2019, pari a 4,4 milioni
di euro.
Chi ha già beneficiato di queste provvidenze potrà utilizzare,
con specifico bando, la parte di propria spettanza esclusivamente
per sostenere l'installazione di sistemi di videosorveglianza
nelle abitazioni private, nella parte comuni dei condomini o a
favore delle attività commerciali.
Le Amministrazioni che, invece, non dispongono di un corpo di
Polizia municipale e non hanno ricevuto le provvidenze del
pacchetto sicurezza, potranno destinare i fondi a loro destinati
tanto ai privati quanto all'acquisto di apparecchiature e
materiale a favore dei propri agenti.
Approvato a maggioranza (una sola astensione) anche il programma
immigrazione 2109 al quale la Giunta regionale aveva già dato il
suo via libera preliminare. Dopo aver illustrato le quattro aree
tematiche sui quali si articola il provvedimento, ovvero
legalità, sicurezza, rimpatri (finanziata con 550mila euro
complessivi), minori stranieri non accompagnati e neomaggiorenni
(5 milioni), soggiornanti di lungo periodo (800mila euro) e fondi
comunitari, l'assessore alla Sicurezza ha risposto ad alcune
richieste di delucidazione. Ha così chiarito che
l'alfabetizzazione potrà essere sostenuta anche da coloro che
abbiano iniziato il percorso da minorenni e poi conseguito la
maggiore età nonché la conferma dell'azzeramento dei fondi
destinati agli sportelli informativi.
Il Cal ha dato poi all'unanimità la propria intesa sulle
disposizioni per esigenze urgenti nel territorio regionale. Al
riguardo, l'assessore alla Funzione pubblica ha illustrato alcuni
passaggi della norma che, tra l'altro, prevede l'assegnazione
degli spazi assunzionali e delle relative risorse ai Comuni a
seguito del passaggio degli ambiti socio assistenziali dalle Uti
ai Comuni.
Inoltre, è stato dato l'ok al superamento del limite previsto dal
decreto sicurezza nazionale che fissava il tetto del turnover
all'interno della Polizia municipale; ciò significa che, in
Friuli Venezia Giulia, in questo settore le assunzioni potranno
superare il 100 per cento delle quiescenze.
Infine, si è stabilito che l'istituto del comando non debba
essere inferire all'anno e non superiore ai 24 mesi, mentre i
neoassunti nei Comuni o negli altri enti del Comparto unico non
potranno chiedere la mobilità prima che siano trascorsi cinque
anni dal loro ingresso in servizio.
ARC/AL/fc