Imprese: Bini, fusione Confidi Udine-Pordenone esempio virtuoso
Tavagnacco (Ud), 27 nov - "Il sistema dei consorzi garanzia
fidi del Friuli Venezia Giulia riveste un ruolo importante a
supporto dello sviluppo e della crescita delle piccole e medie
imprese. Ora si sta consolidando attraverso le fusioni e la
Regione conferma per il futuro l'attenzione prestata finora e che
si concretizzerà anche attraverso la predisposizione di nuove
norme, finalizzate a rendere questi strumenti a supporto del
credito ancora meglio rispondenti alle aspettative degli
imprenditori".
Lo ha affermato l'assessore regionale alle Attività produttive,
Sergio Emidio Bini, intervenendo a Tavagnacco all'assemblea
straordinaria di Confidi Friuli, nel corso della quale è stata
deliberata dai soci la fusione tra i due consorzi di Udine e
Pordenone.
L'operazione, è stato evidenziato, consentirà al neocostituito
Confidi Friuli, al termine delle procedure istitutive, di entrare
nell'Albo dei Confidi vigilati dalla Banca d'Italia e di
concorrere a rafforzare la credibilità dell'intero sistema
economico del Friuli Venezia Giulia.
"Oggi - ha sottolineato Bini, ricordando che dieci anni fa in Fvg
c'erano 14 consorzi di garanzia fidi - tra consorzi vigilati
dalla Banca d'Italia e non, essi si sono ridotti a sei: un
cammino di razionalizzazione e semplificazione necessario che è
merito di chi governa queste importanti strutture creditizie".
Il nuovo Confidi Friuli, con la fusione dei Consorzi di Udine e
di Pordenone, sarà un soggetto in grado di svolgere attività
finanziarie per 160 milioni di euro e conterà 9mila aziende
associate.
"Si tratterà dunque - ha aggiunto l'assessore regionale - di un
importante strumento di politica economica perché, rappresentando
l'anello di congiunzione tra le imprese e le banche, sarà in
grado di offrire servizi adeguati alle attuali esigenze delle
imprese".
Le fusioni, secondo Bini, sono dunque un passaggio essenziale
verso la razionalizzazione del sistema creditizio e lo
snellimento delle procedure di accesso al credito, ma occorre ora
mettere i Confidi esistenti in grado di competere anche con le
opportunità di servizi analoghi che vengono proposte da fuori
regione.
Lungo il cammino di razionalizzazione, in dieci anni la Regione
ha assicurato ai Confidi contributi per oltre 42 milioni di euro
e adesso, ha concluso l'assessore, si sta adoperando per ottenere
nuovi fondi europei.
ARC/CM/Red
L'assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini all'assemblea straordinaria di Confidi Friuli, a Tavagnacco
Foto Regione FVG
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