Coronavirus: Riccardi, indicazioni per servizi sostitutivi a disabili
Palmanova (Ud), 29 mar - "Dopo aver ascoltato le criticità e
le proposte che ci sono state espresse dai rappresentanti delle
associazioni delle persone disabili e delle loro famiglie e dopo
un confronto con alcuni degli enti gestori sulle difficoltà di
organizzazione degli interventi sostitutivi da garantire a
seguito della sospensione dell'attività dei Centri diurni, la
Regione ha fornito prime indicazione operative".
Lo rende noto il vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo
Riccardi in merito al documento che è stato inviato
all'attenzione degli Enti gestori dei servizi per la disabilità,
alle Aziende del servizio sanitario regionale e ai Servizi
sociali dei Comuni (Ssc).
Sono circa 1000 le persone che in Friuli Venezia Giulia
frequentano i Centri diurni e che attualmente quindi, dal giorno
della chiusura prevista dalla nota del vicepresidente della
Regione datata 11 marzo e confermata dal decreto-legge del 17
marzo, sono a totale carico delle famiglie. Gli operatori dei
servizi semiresidenziali sono invece 686, di cui oltre la metà
con funzioni educative e circa 300 con ruolo assistenziale.
Ciò che chiedono i rappresentanti delle associazioni sono la
fornitura di servizi alternativi, la dotazione di dispositivi di
protezione individuale agli operatori che si dovessero recare a
domicilio o la preventiva attenzione al contenimento del rischio
di contagio nel caso in cui venissero riattivati alcuni servizi
nei centri, rispettando il distanziamento e la necessità di
evitare assembramenti.
"Si tratta in particolare di definire - spiega Riccardi - un
coordinamento stabile tra i Distretti delle Aziende sanitarie, i
Ssc e gli enti gestori per valutare con precisione i bisogni
degli utenti in carico, considerando le condizioni di bisogno sul
fronte clinico funzionale della persona e del nucleo
famigliare/caregivers di riferimento; individuare le risorse
necessarie, prevedere le priorità e quindi organizzare la
fruizione delle prestazioni essenziali non differibili, anche
avvalendosi del personale dei soggetti privati che gestiscono i
servizi semiresidenziali in convenzione, secondo quanto previsto
dal decreto".
Il decreto prevede che le prestazioni possano essere rese secondo
la triplice modalità della domiciliarità, della erogazione nel
luogo abituale od anche a distanza, ovvero con consulenze
telefoniche o on-line.
La nota diramata dalla Regione prevede che nel periodo di
sospensione dei servizi semiresidenziali, nel territorio di
ciascuna Azienda Sanitaria operi un nucleo di coordinamento
stabile costituito tra i referenti dei servizi distrettuali, dei
Servizi Sociali dei Comuni e i referenti degli enti gestori con
l'obiettivo di presidiare in forma integrata l'organizzazione e
l'operatività degli interventi sostitutivi/compensativi.
In caso di ricorso alla coprogettazione con i soggetti privati
convenzionati, saranno adottati specifici protocolli che
definiscono tutte le misure necessarie per assicurare la massima
tutela della salute degli operatori e degli utenti. I protocolli
saranno soggetti alla validazione del Dipartimento di prevenzione
delle Aziende sanitarie.
Il processo di organizzazione degli interventi si chiuderà con la
predisposizione di piani individuali a favore delle persone
selezionate, che prevedono il dettaglio delle modalità di
realizzazione, nel rispetto delle misure di sicurezza.
La Regione raccomanda nella nota di garantire per tutta la durata
dello stato di emergenza un'adeguata e accessibile comunicazione
alle persone con disabilità e alle loro famiglie, nonché una
costante relazione con le stesse per garantire un monitoraggio
continuo dell'evoluzione della situazione.
ARC/EP
Il vicegovernatore Riccardo Riccardi collegato con enti gestori servizi per persone disabili
Foto Arc Regione
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