Salute: Riccardi, lo Stato va sfidato sulla politica delle entrate
Udine, 6 mag - "Oggi pensare a una centralizzazione dei sistemi
sanitari è irragionevole perché, con tutta probabilità, non
porterebbe a un allineamento verso l'alto del livello delle
prestazioni erogate bensì verso il basso, in particolare per il
Friuli Venezia Giulia. Il lockdown è riuscito a contenere il
contagio nelle regioni con i servizi sanitari più forti ed
evitare che il virus potesse espandersi nelle aree dove questi
sono più fragili. Oggi però è fondamentale affrontare con lo
Stato il tema delle entrate finanziarie e delle
compartecipazioni, per consentire alla nostra Regione, e alle
altre a Statuto speciale, di non essere ulteriormente penalizzate
dall'emergenza Covid-19".
Lo ha dichiarato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con
delega alla Salute, Riccardo Riccardi, durante la discussione
sulla mozione, approvata dal Consiglio regionale, che impegna la
Giunta a proseguire nel lavoro per limitare l'impatto che
l'attuale situazione di crisi determinerà sul gettito fiscale
regionale e a continuare l'interlocuzione con il Governo statale
per l'acquisizione di ulteriori margini di autonomia finanziaria
al fine di sostenere l'inevitabile aumento delle spese a carico
del sistema sanitario regionale.
Riccardi ha spiegato che "l'emergenza che stiamo vivendo, per
quanto drammatica, ci offre l'opportunità di ridefinire alcuni
aspetti del rapporto tra la Regione e lo Stato in merito alla
sanità regionale. Il Friuli Venezia Giulia non ha infatti potestà
primaria in merito, ma solo un diverso meccanismo di copertura
della spesa sanitaria rispetto alle ordinarie. Oggi però è
necessario un confronto serrato e coraggioso con il Governo per
ragionare su temi di sua esclusiva pertinenza come la definizione
degli standard dei servizi, i Lea e i contratti del personale. In
questo contesto non si deve aver timore di sfidare lo stato anche
per un rientro della nostra regione nel Fondo sanitario
nazionale. Si tratta di un'operazione complessa ma necessaria
perché altrimenti rischiamo di essere particolarmente penalizzati
dall'impatto della riduzione delle entrate che contribuiscono in
modo determinante alla copertura della spesa del sistema
sanitario. Lo Stato va sfidato, ci vuole un meccanismo di
neutralità tra l'andamento della spesa ed il conseguente
allineamento nell'entrate, altrimenti la regione diventerà solo
una un grande azienda sanitaria".
ARC/MA/al
Il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute e alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, in una foto d'archivio
Foto Regione FVG
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