Cultura: sito archelogico Fiavè buon precedente per Palù
Trieste, 4 ott - Le Palafitte di Fiavè sono la dimostrazione di
come un sito preistorico possa essere valorizzato non solo dal
punto di vista archeologico e conservativo, ma anche in termini
di attrattività turistica. Un'esperienza che potrebbe essere
proposta anche in Friuli Venezia Giulia nel sito palafitticolo
del Palù del Livenza. E' quanto ha affermato l'assessore regionale alla Cultura che
questa mattina ha visitato il parco archeologico e il museo
palafitticolo di Fiavè insieme alla Soprintendente Archeologia,
belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia Simonetta
Bonomi, all'assessore alla Cultura della Provincia di Trento, al
Soprintendente per i beni culturali della Provincia Autonoma di
Trento Franco Marzatico ed al sindaco di Fiavè. Come evidenziato dall'esponente dell'esecutivo a Fiavè si è
deciso di ricostruire, accanto all'area archeologica, un vero e
proprio villaggio con la riproposizione in grandezza naturale dei
pali di sostegno delle capanne. Uno strumento efficace per fare
capire a tutti, in primis a bambini e ragazzi, come si svolgeva
la vita nell'Età del Bronzo. Secondo l'assessore alla Cultura si tratta di una scelta che si è
rivelata senza dubbio vincente, visto l'incremento delle presenze
turistiche e che potrebbe essere replicata anche nella nostra
regione al Palù di Livenza, dove si può pensare ad una
ricostruzione nel perimetro del sito archeologico. Entrambi i
siti sono entrati, infatti, a fare parte del Patrimonio Mondiale
dell'Umanità dell'Unesco nel 2011 nell'ambito dei "Siti
Palafitticoli Preistorici dell'Arco Alpino" e contengono un
inestimabile patrimonio archeologico, come dimostrano i reperti
che vengono rinvenuti anno dopo anno. La Regione è in prima linea nella valorizzazione e nella
preservazione dell'enorme patrimonio culturale del territorio.
Grazie ai fondi previsti dalla legge regionale 11/2019 che
prevede stanziamenti per i siti Unesco minori del Friuli Venezia
Giulia è stato possibile completare gli scavi della quinta
campagna del Palù di Livenza che sono stati presentati alla fine
di agosto e che hanno portato in luce i resti del primo e più
antico villaggio palafitticolo neolitico risalente al periodo tra
il 4300 e 4200 a.c. L'obiettivo, come ha rimarcato l'assessore, è ora quello di
valorizzare ancora di più l'intera area, rendendola più
attrattiva anche per turisti e visitatori, seguendo magari
l'esempio di Fiavè. In Friuli Venezia Giulia ci sono ben cinque
siti Unesco che attraversano periodi storici diversi e che
possono essere raggiunti in breve tempo: sta a noi preservarli e
fare emergere pienamente il loro enorme potenziale.
ARC/Com/pph
Le Palafitte di Fiavè
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