Spilimbergo, 2 ott - Non solo un modo importante per la
promozione della cultura ma anche per valorizzare il territorio e
le bellezze artistiche e paesaggistiche del Friuli Venezia Giulia.
Lo ha evidenziato l'assessore regionale alle Risorse
agroalimentari partecipando oggi in Duomo di S. Maria Maggiore
alla cerimonia di inaugurazione della mostra "Tiziano tra Venezia
e Spilimbergo" incentrata sul ritorno nella cittadina mosaicista,
dopo 500 anni, del ritratto raffigurante Zuan Paolo da Ponte
realizzato nel 1534 dal grande maestro cadorino.
Nel suo intervento l'esponente dell'Esecutivo regionale ha
spiegato il motivo per cui l'Amministrazione ha sposato il
progetto culturale promosso dal Comune e sostenuto da molte altre
istituzioni, associazioni e privati cittadini. In particolare è
stata rimarcata la capacità che questa mostra ha di mettere
assieme non solo la valorizzazione di un patrimonio culturale di
grande pregio custodito a Spilimbergo ma anche di promuovere
l'intero territorio, mettendo a sistema due aspetti capaci di
avere riflessi positivi per la città del mosaico e l'intera
regione.
Il progetto, come ha sottolineato l'assessore, ha colto subito
nel segno, come dimostra la grande presenza di pubblico in
occasione della sua presentazione in Duomo e all'apertura della
mostra ospitata a palazzo Tadea.
Il rappresentante della Giunta regionale ha poi posto in evidenza
il fatto che, come in questo caso, il turismo in Friuli Venezia
Giulia ha la capacità di superare le peculiarità di singoli
valori, mettendo a sistema tutto ciò che di meglio può offrire e
sa proporre per valorizzare il territorio, realizzando un
servizio di grande spessore alla collettività.
L'esposizione sarà visitabile fino al 31 ottobre 2021 (ingresso
gratuito tutti i giorni, orario 10-13 - 14.30-19). In più sono
previsti tredici eventi speciali tra concerti, convegni di
approfondimento e aperture notturne.
Nel dettaglio della mostra, in una stanza di palazzo Tadea è
esposto il quadro con il ritratto di Zuan Paolo da Ponte
commissionato a Tiziano dal mercante di Venezia, a cui si
affiancano alcuni dei suoi memoriali. In particolare in uno di
essi sono visibili le pagine in cui si certifica la volontà di
assegnare al pittore cadorino la realizzazione del ritratto.
Sempre nella stessa stanza è esposto un ritratto musivo di
Tiziano realizzato dalla scuola di Spilimbergo e di proprietà del
museo del Prado di Madrid.
In un altro spazio, invece, la rassegna propone le copie dei
ritratti di Emilia e Irene di Spilimbergo, nipoti di Zuan Paolo,
realizzate intorno ai primi anni del '900 a Firenze prima che gli
originali partissero alla volta degli stati Uniti e ora custoditi
dalla National Gallery of Art di Washington. Nelle stesse sale si
potranno eccezionalmente ammirare due tra i preziosissimi Codici
miniati del pittore udinese Giovanni de Cramariis per la chiesa
di Santa Maria Maggiore, confezionati tra la fine del
Quattrocento e i primi anni del Cinquecento. I corali, autentici
tesori d'arte e di pregevoli miniature, sono conservati nel
locale archivio parrocchiale e vengono mostrati al pubblico dopo
quasi quarant'anni dall'ultima esposizione ufficiale a
Spilimbergo.
ARC/AL/gg