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20.05.2024 14:55

Università: Regione, autonomia Fvg va declinata in contesto società

Inaugurata la nuova sede dipartimento di Scienze giuridiche dell'Università di Udine

Udine, 20 mag - L'Amministrazione regionale esprime soddisfazione per l'inaugurazione odierna che rappresenta il completamento di un percorso che trova, fra le sue ragioni, la volontà di investire nel dipartimento di Scienze giuridiche dell'Università degli Studi di Udine e su ciò che esso rappresenta: conoscenza, visione e autonomia.

E' la sintesi del concetto espresso dall'assessore regionale al Lavoro, Formazione, Istruzione, Ricerca, Università e Famiglia in occasione del taglio del nastro della nuova sede in via Tomadini 3, nell'edificio restaurato che in passato ospitava la sezione femminile dell'Istituto Renati. La nuova sede rappresenta un importante tassello per il consolidamento del polo economico giuridico dell'Università, situato da molti anni in via Tomadini 30. All'evento hanno partecipato, fra gli altri, il rettore dell'ateneo udinese, il sindaco del Comune di Udine, l'allievo di Livio Paladin e costituzionalista all'ateneo friulano e la direttrice del dipartimento ordinaria di Istituzioni di Diritto pubblico.

L'esponente della Giunta del Friuli Venezia Giulia ha apprezzato l'intitolazione al costituzionalista Livio Paladin, ad oggi l'unico giudice costituzionale e presidente della Corte costituzionale originario del Friuli Venezia Giulia che, come ha ricordato l'assessore, è uno dei Padri fondatori dello Statuto regionale.

E' stata proprio l'autonomia al centro dell'intervento della rappresentante dell'Esecutivo regionale che ha sottolineato come essa debba confrontarsi con il mutamento profondo della società; non si tratta di un concetto che può prescindere dai cambiamenti che incidono sulla nostra vita. L'autonomia deve essere un esercizio quotidiano sempre più pieno e consapevole e va approfondita soprattutto in un contesto storico in cui temi come il premierato, il federalismo, la riforma della Giustizia, solo per citarne alcuni, pongono una sfida continua alla specialità del Friuli Venezia Giulia ed in quest'ottica si lega il concetto di innovazione che ha un ruolo centrale e su cui dobbiamo misurarci attraverso norme che definiranno i diritti di una società in trasformazione.

L'autonomia, sempre per l'assessore regionale, è l'ambito nel quale è importante agire per dimostrare che la competizione va sempre giocata al rialzo e che le risorse devono essere utilizzate per ottenere risultati di crescita e sviluppo per il Friuli Venezia Giulia: una Regione speciale che può esercitare la sua specialità in un contesto più ampio, come ben dimostra l'inaugurazione odierna.

Il costo complessivo della nuova sede è stato di circa 5 milioni 614 mila euro con fondi dell'ateneo, ministeriali e regionali. L'edificio è il palazzo in cui un tempo aveva sede la sezione femminile dell'istituto Renati, fondato nel 1761 per garantire assistenza agli orfani della città e che l'ateneo ha acquisito nel 2007. L'intervento, coordinato dalla Direzione servizi operativi dell'ateneo, ha previsto il restauro conservativo dell'edificio per circa 2000 metri quadrati con interventi di consolidamento delle fondazioni, rinforzo delle murature e dei solai in legno e di miglioramento sismico in generale.

Gli spazi destinati alla didattica sono un auditorium della capienza di circa 60 posti e due aule da circa 30 e 60 posti al piano terra, mentre al primo piano c'è un'aula da circa 70 posti. Al piano terra sono presenti anche gli uffici del personale tecnico e amministrativo del dipartimento. Ai piani primo e secondo trovano spazio infine 33 locali destinati ad uffici per il personale docente e ricercatore, due sale riunioni e alcuni spazi collettivi. ARC/LP/gg