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09.11.2021 18:19

Istruzione: Rosolen, bene risultati Fvg su riconoscimento precoce Dsa

Trieste, 9 nov - "L'impegno della Regione a sostegno del Burlo Garofolo e con il supporto dell'Ufficio scolastico regionale nell'identificazione precoce dei disturbi specifici dell'apprendimento [Dsa] è un'azione doverosa. Nella giornata in cui ricorre l'anniversario del crollo del Muro di Berlino, dobbiamo pensare a quanti muri si alzano per ogni bambino che manifesta un problema nel suo percorso di conoscenza e di interazione sociale".

Con queste parole l'assessore regionale all'Istruzione e alla Famiglia Alessia Rosolen ha aperto il webinar organizzato da Anastasis sul progetto dedicato ai Dsa promosso in Friuli Venezia Giulia e giunto alla sua seconda edizione. Il programma, nella prima annualità, ha interessato in ambito regionale 640 bambini iscritti alle seconde classi primarie e si è avvalso della piattaforma Online InTempo, strumento innovativo per l'identificazione precoce dei Dsa e per il potenziamento a fronte della verificata sussistenza dei disturbi. Lo screening ha quindi portato a individuare 127 soggetti che sono stati destinatari di un processo di potenziamento dal quale è emerso che ben 68 alunni si sono rimessi in carreggiata o hanno ottenuto importanti miglioramenti.

La seconda annualità del progetto, già avviata, vedrà la partecipazione di 38 istituti comprensivi del Friuli Venezia Giulia (4 di Gorizia, 6 di Trieste, 12 di Udine e 16 di Pordenone) su un campione iniziale di 1042 alunni. Alla fase di formazione dei docenti seguirà ora lo screening degli alunni, una nuova fase di formazione dei docenti sulle tecniche di potenziamento, il potenziamento degli alunni e la valutazione finale sui risultati conseguiti.

Lo screening, come ha spiegato la dottoressa Isabella Lonciari del Burlo, permette di acquisire la distinzione fondamentale tra 'difficoltà' e 'disturbo' dell'apprendimento, mentre il dottor Thomas West ha evidenziato l'importanza della variabile della lingua madre non italiana di cui va tenuto conto sia nella ricognizione iniziale sia nei processi di potenziamento.

"Con questo progetto - ha commentato infine Rosolen - è stata messa a punto un'iniziativa strutturata, che combina strumenti di screening, formazione e potenziamento. Un ottimo lavoro che ha il merito di evitare che i disturbi specifici dell'apprendimento, non adeguatamente interpretati, vengano patologizzati e diventino, così, piccoli ma gravi e persistenti muri che ostacolano lo sviluppo di studio e di vita degli alunni". ARC/PPH/gg