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25.10.2021 12:17

Demanio: Callari, recupero strutture difensive è occasione di sviluppo

Trieste, 25 ott - "L'intesa per preservare e valorizzare le 1550 strutture difensive sul confine orientale rappresenta un momento di estrema importanza. Oggi le amministrazioni pubbliche sanno operare in modo sinergico per sviluppare il nostro territorio. Questa mattina abbiamo chiuso una pagina dolorosa e scritta una nuova all'insegna della pacificazione, del benessere e di crescita per il Friuli Venezia Giulia".

Lo ha affermato oggi in Regione l'assessore al Demanio, Sebastiano Callari, nel corso della firma del protocollo che disegna un piano di interventi volto alla tutela, alla valorizzazione turistica e culturale e al riuso sociale di questo patrimonio storico unico a livello europeo.

Un accordo siglato da Regione, Agenzia del Demanio, Direzione dei lavori e del demanio della Difesa, Ministero della Cultura, Università di Trieste e Università di Udine.

"Alcuni complessi difensivi - ha spiegato Callari - hanno impattato pesantemente su intere aree della Regione creando, a volte, una certa diffidenza nei confronti delle Forze armate che in realtà si trovavano in quei luoghi nella piena consapevolezza di dover servire la Patria in caso di necessità".

"Grazie a questo protocollo - ha ricordato l'assessore - iniziamo un percorso per recuperare delle strutture in disuso che dobbiamo rivitalizzare, trasformandole in una straordinaria occasione di sviluppo. I giovani devono sapere che non si tratta di ruderi da abbandonare ma testimoni della nostra storia".

Nel portare i saluti del governatore Fedriga, l'assessore Callari ha sottolineato che "in questo periodo stiamo combattendo una guerra che speriamo di vincere presto. Ripartenza, rinascita, solidarietà sono i valori che devono emergere alla fine di questa situazione. Gli stessi valori che hanno portato molte persone - tra questi anche il sottoscritto - a servire la Patria all'interno di quelle opere di difesa e che hanno messo il nostro Paese nelle condizioni di affermare in tutto il mondo i principi fondamentali della democrazia e della libertà".

"Siamo convinti che il Friuli Venezia Giulia possa trarre enormi benefici dalla sua identità, dalla sua storia e dalla sua cultura - ha aggiunto l'esponente della Giunta -. Per i nostri cittadini e i nostri giovani queste strutture devono rappresentare una nuova idea di crescita del nostro territorio".

"Fra pochi anni Gorizia, la piccola Berlino, diventerà infatti Capitale europea della cultura insieme a Nova Gorica. Partendo da questi luoghi, che nel '900 ci hanno visto combattere gli uni contro gli altri, insieme dobbiamo costruire la nuova identità europea improntata - ha concluso Callari - a una maggiore solidarietà, sostenibilità e centralità a livello globale". ARC/RT/al