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27.09.2025 18:49

Cultura: Anzil, fedeltà e memoria dei Carabinieri nel primo conflitto

Il vicegovernatore ha partecipato all'inaugurazione della mostra dedicata al ruolo dell'Arma nella Grande Guerra a Villa de Claricini Dornpacher
Moimacco, 27 set - "A distanza di centodieci anni dall'ingresso dell'Italia nella Grande Guerra inauguriamo una mostra che restituisce il valore e il sacrificio dell'Arma dei Carabinieri. È una pagina di disciplina, prossimità e dedizione, che va dall'Isonzo a Caporetto, dal Piave a Vittorio Veneto fino a Trieste, e che ha visto migliaia di uomini impegnati fino all'estremo sacrificio, con la Bandiera decorata di Medaglia d'Oro al Valor Militare".
Così il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Cultura Mario Anzil è intervenuto oggi a Moimacco all'inaugurazione della mostra "La Prima Guerra Mondiale (1915-1918) e i Carabinieri", allestita a Villa de Claricini Dornpacher e promossa dall'Associazione Nazionale Carabinieri-sezione di Cividale del Friuli "Pietro Crapiz", insignita della Medaglia d'Argento al Valor Militare, con il contributo del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia e il patrocinio del Comune di Moimacco e del Comune di Cividale del Friuli.
"Porto questo saluto con una doppia responsabilità: quella istituzionale di vicegovernatore della Regione e quella personale, che sento nel cuore, per aver avuto il privilegio di servire come ufficiale dei Carabinieri. La mia esperienza mi ha insegnato quanto questi valori siano vivi ancora oggi e quanto sia importante trasmetterli alle nuove generazioni" ha detto Anzil.
"La Regione sostiene con convinzione iniziative come questa, perché tramandano valori che appartengono alla storia dell'Arma e che sono parte dell'identità della nostra comunità - ha fatto notare il vicegovernatore -. È una missione importante: raccontare la fedeltà, la lealtà, il sacrificio e l'impegno che i Carabinieri hanno sempre testimoniato al servizio del cittadino".
"Il luogo che ci ospita, Villa de Claricini, è suggestivo e riconosciuto oggi come contenitore culturale creativo: questa mostra vi trova quindi la cornice ideale - ha poi aggiunto Anzil -. Ed è un'esperienza che non deve restare isolata, ma che va replicata, perché testimonianze così hanno il potere di rendere viva la memoria e di rafforzare la coesione delle nostre comunità. Mi auguro che l'Associazione nazionale Carabinieri di Cividale del Friuli prosegua con determinazione su questa strada, perché la cultura di frontiera che caratterizza il Friuli Venezia Giulia si nutre anche della memoria e del sacrificio delle donne e degli uomini dell'Arma, capaci di guardare con apertura e rispetto alle identità diverse, vicine e lontane".
Organizzata in occasione dei 110 anni dall'ingresso dell'Italia nel conflitto, attraverso pannelli cronologici, testi e immagini storiche, l'esposizione illustra il ruolo dell'Arma dei Carabinieri nella Grande Guerra, sia come forza combattente al fianco del Regio Esercito sia come presidio di polizia militare e giudiziaria sul fronte e nelle retrovie.
Alla cerimonia di apertura hanno preso parte il presidente della sezione Anc di Cividale del Friuli Elio Romito, il presidente della Fondazione de Claricini Dornpacher Oldino Cernoia, il curatore della mostra Mariano Moro, il referente per il Friuli Venezia Giulia della Società Italiana di Storia Militare Ugo Falcone, la consigliera comunale delegata alla cultura del Comune di Cividale Angela Zappulla, il sindaco di Moimacco Enrico Basaldella, insieme a numerose autorità civili e militari, alle associazioni locali e a un folto pubblico.
La mostra rimarrà aperta fino al 19 ottobre 2025, da giovedì a domenica con orario 10-12 e 15-18 e negli altri giorni su prenotazione. L'ingresso è libero. ARC/PT/ma