Lavori pubblici:Regione a cerimonia restauro Santuario Madonna d'Aiuto
Nell'intervento del vicegovernatore difesi i valori cristiani Corno di Rosazzo, 25 set - Un momento di festa e di
riflessione con al centro la difesa dei valori cristiani. Su
questo fronte la Giunta del Friuli Venezia Giulia non ha dubbi ed
è portatrice di un pensiero che non ha possibilità di essere
interpretato ovvero la tutela del nostro credo cristiano e dei
suoi valori. E' il cuore del messaggio che il vicegovernatore del Friuli
Venezia Giulia, presente assieme all'assessore regionale alle
Infrastrutture e territorio, ha voluto portare oggi partecipando
alla celebrazione eucaristica che ha riaperto al culto il
restaurato santuario di Madonna d'Aiuto a Corno di Rosazzo. La
chiesetta presente sulla strada che porta a Cividale del Friuli è
stata sistemata grazie alle offerte dei fedeli, pari a 110mila
euro, e benedetta dall'arcivescovo di Udine, monsignor Andrea
Bruno Mazzocato, alla presenza anche del parroco don Antonio
Raddi che ha festeggiato oggi i 25 anni di sacerdozio. Secondo il vicegovernatore non ci deve essere rassegnazione, pur
nel rispetto di tutti i culti, davanti all'impossibilità per un
sacerdote di recitare il Padre Nostro come accaduto qualche
giorno fa a Precenicco o davanti a chi è disturbato dal suono
delle campane. È necessario invece avere fermezza nel difendere
l'identità cristiana ancor più oggi con i mezzi di informazione
che ci aggiornano in tempo reale con notizie allarmanti dal mondo. Di fronte a questi segnali preoccupanti, ad un momento di
incertezza per una pandemia che ancora non è conclusa, per la
Regione il sentimento comune è la richiesta di sostegno che
appartiene a tutti in diverse fasi della vita. La preghiera
rivolta alla Madonna d'aiuto celebrata oggi è un conforto ma
anche un segnale di speranza e di fiducia. Il vicegovernatore si è unito a monsignor Mazzocato e a don Raddi
nell'esprimere gratitudine per quanti hanno contributo al
restauro. Questi lavori, come ha rilevato il prelato,
restituiscono alla comunità il santuario mariano grazie
all'interessamento delle istituzioni e al contributo spontaneo e
generoso di tanti offerenti. Una benedizione solenne e partecipata che per monsignor Mazzocato
deve essere auspicio affinché il santuario continui ad essere una
sorgente, un luogo di respiro spirituale nel nome di Maria. La chiesetta fu costruita nel 1655, restaurata e ampliata nel
1760. Nuovi lavori vennero eseguiti dopo il 1838 quando il
territorio fu colpito da un'epidemia di colera asiatico e la
popolazione salvata volle ingrandire il santuario con l'aggiunta
del porticato e del campanile. I lavori si conclusero negli anni
Venti del Novecento. Dopo il sisma del 1976 furono poi necessari interventi di
consolidamento. Nel dettaglio i lavori hanno riguardato la
risistemazione del tetto, delle guaine, le parti lignee e il
risanamento della muratura oltre alla pulizia delle pietre e alla
tinteggiatura.
ARC/LP/al
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