Sicurezza: Roberti, necessario far luce su contatti passeur-terroristi
Operazione Digos Ts ha dimostrato collegamenti tra trafficanti
esseri umani e Isis
Trieste, 5 mar - "Complimenti agli uomini e alle donne delle
Forze dell'ordine, la cui professionalità e determinazione ha
permesso di assestare un ulteriore colpo alle organizzazioni
criminali che si arricchiscono sul traffico di esseri umani
attraverso la rotta balcanica".
Lo ha dichiarato l'assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo
Roberti, in merito all'operazione condotta con successo dalla
Digos di Trieste con il supporto del Servizio per il contrasto
all'estremismo e terrorismo esterno della Direzione centrale
della polizia di prevenzione, che ha portato allo smantellamento
di un'organizzazione illecita che supportava il transito di
clandestini dal Kurdistan all'Europa, anche attraverso documenti
falsi.
Roberti ha evidenziato come "il fatto che una delle persone
arrestate abbia legami accertati con il terrorista responsabile
dell'attentato del 15 settembre 2017 a Londra, rivendicato
dall'Isis, sottolinea la necessità di fare luce sulle attività
condotte da organizzazioni criminali che, ormai è evidente,
operano anche in Friuli Venezia Giulia assicurando un punto di
snodo per il traffico di immigrati. Anche se nessuno dei soggetti
arrestati nell'ambito di questa operazione pare aver commesso
reati inerenti il terrorismo internazionale, l'esistenza di
legami tra i trafficanti di esseri umani e i terroristi è ormai
accertata".
"A tutela della sicurezza dei nostri cittadini e di quelli
dell'intera Unione europea è quindi necessario mantenere alta
l'attenzione si questi fenomeni - ha spiegato l'assessore -.
Ovviamente l'auspicio è che nessuna delle associazioni operanti
in Friuli Venezia Giulia, tra cui quelle sottoposte recentemente
ad accertamenti di polizia, sia coinvolta in azioni illecite o
abbia contatti di alcuna natura con la criminalità organizzata,
ma quanto emerso finora evidenzia la necessità di puntare i fari
sul mondo dell'immigrazione".
Roberti ha quindi rimarcato che "identificare con certezza i
soggetti che arrivano nel nostro Paese è il primo, fondamentale,
passo per contrastare il terrorismo, che vede proprio nella rotta
balcanica una porta d'accesso all'Europa. La presenza di
organizzazioni senza scrupoli che forniscono documenti falsi
innalza il rischio sia per gli agenti che ogni giorno hanno a che
fare con i migranti provenienti dalla frontiera dell'Ue sia per
la popolazione, dato che semplifica le infiltrazioni
terroristiche".
ARC/MA/pph
L'assessore regionale alla Sicurezza Pierpaolo Roberti in una foto d'archivio
Foto Regione FVG
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