Trieste, 7 ott - "Non è la legge strategica su Gorizia e Nova
Gorica, nel ddl non vi è programmazione culturale ma è una norma
che avvia il percorso per sostenere Gorizia Capitale europea
della Cultura 2025. Un lungo cammino inizia con un piccolo passo
e quello approvato oggi è il passo che ci consentirà di inserire
le poste che decideremo di investire. Prevediamo di costruire,
grazie all'apporto dei soggetti che vorranno misurarsi con questa
esperienza, la programmazione complessiva degli interventi entro
la prima metà del 2022".
Lo ha indicato l'assessore regionale alla Cultura, Tiziana
Gibelli, durante l'illustrazione in V commissione consiliare del
disegno di legge n. 145 "Disposizioni per il sostegno di Gorizia
Capitale europea della Cultura 2025 e modifiche alle leggi
regionali 16/2014, 23/2015, 2/2016, 25/2020 e 13/2021" che, con
alcuni emendamenti, è stato licenziato a maggioranza.
L'intervento legislativo contiene una serie di disposizioni volte
a supportare il Comune di Gorizia e gli operatori culturali del
Friuli Venezia Giulia, nella realizzazione di attività, progetti,
eventi che siano funzionali all'avvicinamento e alla
realizzazione dell'evento Go! 2025 Nova Gorica e Gorizia Capitale
europea della cultura 2025, oltre a disposizioni di modifica
della legislazione vigente in materia di attività culturali e una
serie di disposizioni di coordinamento. Il ddl presenta anche
alcune nuove disposizioni volte a dare risposta a varie esigenze
o superare situazioni di criticità emerse nel confronto con gli
operatori culturali, anche alla luce della mutevole realtà in cui
ci si trova ad operare.
Su sollecitazione di alcuni consiglieri regionali che hanno
evidenziato la mancanza di audizioni dei portatori di interesse
sul tema, Gibelli ha rilevato come "i contenuti del ddl,
strettamente inerenti a Gorizia 2025, sono già stati presentati
in commissione al momento dell'assestamento. Oggi è stato
esaminato un provvedimento attuativo degli stanziamenti allocati
nei diversi capitoli del documento contabile che sarà portato in
aula il prossimo 20 ottobre. Da parte della Giunta regionale c'è
massima disponibilità a compiere le audizioni e a fare il punto
su Nova Gorica e Gorizia 2025 nelle modalità da definire insieme,
perché i tempi non hanno consentito diversamente". Sul punto, lo
stesso presidente della commissione Diego Bernardis ha
rassicurato ribadendo che la commissione sarà convocata per le
audizioni.
L'urgenza di esaminare l'articolato nasce dalla necessità di non
ritardare l'emissione dei bandi sulle attività culturali "che
sono legati all'approvazione di alcuni articoli del disegno di
legge, i quali stabiliscono che, da qui in poi, ogni
progettualità deve concorrere a Gorizia 2025" ha chiarito Gibelli.
L'esponente della Giunta Fedriga ha poi informato che, da
novembre, gli infoday dedicati a ogni singolo bando verranno
riconvertiti in una sorta di "Gorizia day": "gran parte del tempo
sarà utilizzato per discutere delle prospettive da qui al 2025
con tutti i portatori di interesse".
Nel dettaglio, le disposizioni sono contenute in 36 articoli
divisi in sette capi con l'obiettivo di gestire in modo più
fluido tutte le iniziative che saranno organizzate in vista di
Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della cultura 2025. Fra i
contenuti anche l'individuazione di criteri di premialità per la
realizzazione di eventi connessi a questa grande iniziativa,
esercitando in questo modo una forte "moral suasion" nei
confronti dei soggetti culturali del territorio.
Previsto poi un articolo per disciplinare in maniera più puntuale
i "distretti culturali" mentre una serie di articoli riguarda
l'Erpac con l'aggiornamento dell'elenco delle sedi operative
dell'ente con l'introduzione di quella di Trieste,
l'aggiornamento delle competenze con l'inserimento della gestione
della Scuola Merletti di Gorizia.
ARC/LP/al