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28.04.2025 13:02

Disabilità:Riccardi, serie tv STRAordenari aiuta cambiamento culturale

L'assessore alla presentazione della produzione televisiva in lingua friulana che sarà trasmessa dalla Rai
Udine, 28 apr - "Grazie per questo importante lavoro, con l'auspicio che possa proseguire e che sempre più persone trovino il coraggio di raccontare la propria storia. Avremo davvero vinto quando potremo affermare che, nella disabilità, il concetto di straordinarietà non esiste più".
Lo ha dichiarato oggi a Udine l'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, intervenendo alla presentazione della serie televisiva in friulano 'STRAordenari', prodotta da Agherose con il sostegno del Fondo per l'Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia e dell'Agenzia regionale per la lingua friulana (Arlef). La serie, che racconta la disabilità e contribuisce ad abbattere gli stereotipi, andrà in onda su Rai 3 bis (canale 810) a partire dal 6 maggio.
Come ha evidenziato Riccardi, la disabilità è una condizione che ogni persona vive in modo diverso, rappresentando una forma di cronicità che accompagna l'individuo per tutta la vita. In tale contesto, la cronicità si configura come un problema di salute che non può essere risolto semplicemente attraverso il ricovero ospedaliero, se non in particolari momenti critici.
"La gestione delle cronicità - ha proseguito Riccardi - è oggi un tema centrale nella programmazione delle risorse destinate alla salute. È fondamentale offrire risposte che puntino all'inclusione, poiché la domanda di salute è sempre più caratterizzata da elementi cronici e, in una certa misura, ciascuno di noi porta con sé una forma di fragilità. Il grande valore di questa iniziativa sta proprio nell'aver posto l'accento sulla necessità di dedicare attenzione alle cronicità: una risposta esclusivamente sanitaria risulta infatti insufficiente".
L'assessore ha poi rivolto un ringraziamento speciale ai protagonisti della serie e alle loro famiglie, "perché raccontare la propria storia non è mai semplice".
"Se pensiamo a come venivano affrontate queste tematiche trent'anni fa - ha concluso Riccardi - possiamo riconoscere che sono stati compiuti molti passi avanti, ma resta ancora molta strada da percorrere". ARC/GG/ma