Enti locali: la Regione respinge le polemiche su concertazione
Pordenone, 10 ago - L'assessore regionale alle Autonomie locali
è intervenuto all'assemblea del Consiglio delle autonomie locali
convocata dopo alcune polemiche sollevate (anche sulla stampa) da
alcuni sindaci del centrosinistra in merito alla assegnazione
delle risorse della concertazione con i Comuni decise con la
legge di assestamento di Bilancio. Gli stessi primi cittadini,
che ritengono di essere stati penalizzati, il giorno precedente
avevano chiesto anche la convocazione del direttivo dell'Anci
regionale per manifestare il proprio malcontento.
Se c'è chi pensa che alcuni Comuni, ha sottolineato l'assessore
rispondendo agli attacchi dell'opposizione dei giorni precedenti,
siano stati penalizzati in qualche modo dalla concertazione a
causa della loro appartenenza politica basta semplicemente
guardare l'elenco dei Comuni finanziati per capire che non è
assolutamente così e non lo è mai stato.
Il metodo della concertazione, ha ricordato l'assessore, non è
un'invenzione di questa amministrazione, esisteva già prima, solo
che le risorse venivano date, per esempio con le Uti, senza alcun
criterio se non quello della punizione nei confronti di chi non
aderiva al disegno regionale. Se c'è una differenza, è stato
rilevato dal responsabile delle Autonomie locali, rispetto ad
altre concertazioni e ad altre amministrazioni regionali che
hanno finanziato gli enti locali in modo simile è che questa
Giunta sta mettendo molte più risorse per rispondere alle
progettualità dei Comuni.
Per questo - ha aggiunto l'esponente della Giunta regionale con
delega agli Enti locali - da parte della Regione è stata fatta
una scelta precisa, cioè quella di finanziare le amministrazioni
locali per gli investimenti. Cosa avvenuta quest'anno con 140
milioni di euro (37 dei quali recuperati in sede di assestamento
con fondi derivanti dall'avanzo di bilancio 2021), ma con
rilevanti risorse anche nei due anni precedenti. In merito alle
polemiche sollevate da alcuni Comuni del centrosinistra
l'assessore ha precisato che la legge sulla concertazione era
stata illustrata al Cal a suo tempo senza osservazioni
particolari. L'effetto di tale norma, ha ribadito il componente
della Giunta, non andrebbe discusso nella sede istituzionale
delle Autonomie locali.
L'assessore ha poi espresso la preoccupazione - sollevata anche
da diversi sindaci nel corso della riunione - che la sede
istituzionale del Cal, così come l'Anci regionale, possano essere
utilizzati da una parte politica per fare campagna elettorale: si
perderebbe - è il timore manifestato dallo stesso assessore -
quel ruolo di mediazione e di confronto utilissimo tra
l'Amministrazione regionale e il sistema delle autonomie locali
che è tipico di queste istituzioni.
Dato che i temi sul tavolo sono parecchi - è stato infine
l'auspicio dall'assessore, colto anche dalla stessa presidente
del Cal - sarebbe un peccato perdere l'occasione di portare
avanti i molti progetti che servono al sistema delle autonomie
locali in modo costruttivo preferendo la strada delle
contrapposizioni ideologiche emerse invece in questa occasione.
ARC/LIS/ma
Header
contenuto
Attenzione!
Il sito è ottimizzato per le versioni recenti dei browser più utilizzati.