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06.06.2022 13:55

Disabilità: legge di riforma, avviato confronto con Comuni

Illustrato ddl a rappresentanti Ambiti Triestino e Carso Giuliano Trieste, 6 giu - L'inizio di un percorso di confronto con i Comuni su una proposta di legge in materia di disabilità che verrà sottoposta all'approvazione del Consiglio regionale entro la fine dell'anno. In sostanza si tratta di un adempimento a quelle che sono le disposizioni di legge statali che determinano la classificazione dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) per questo tipo di servizio.

Questo il concetto espresso oggi a Trieste dal vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia nel corso della presentazione ai Comuni degli Ambiti territoriali Triestino e Carso Giuliano della proposta di disegno di legge sulla disabilità e di riforma della legge regionale 41/1996.

Come ha spiegato l'esponente della Giunta regionale, le finalità del provvedimento sulla disabilità sono: l'integrazione delle politiche che riguardano la materia, la pianificazione regionale (sanitaria, sociosanitaria e sociale), il riordino del sistema sociosanitario, la pianificazione/programmazione locale e l'integrazione sociosanitaria. Partendo da qui poi definire e aggiornare gli interventi a favore delle persone disabili, promuovere azioni di integrazione delle politiche regionali, riordinare - in continuità con i Lea - i servizi sociosanitari e delineare le modalità di governo dei sistemi locali.

Cinque sono le aree individuate su cui incidono gli interventi regionali: salute (attenzione alla commorbidità psichiatrica e al rischio di vulnerabilità; strumenti di facilitazione per l'accesso ai servizi sanitari), vita indipendente (soluzioni domiciliari e valorizzazione del Dopo di Noi), istruzione e lavoro (sinergie tra collocamento mirato e tutoraggio), mobilità e movimento (ricognizione contributi e raccordo con Piano regionale del trasporto pubblico locale) e, infine, comunicazione e partecipazione (portale regionale ad hoc e campagne sensibilizzazione per linguaggio corretto).

In relazione al governo del sistema, come ha affermato il vicegovernatore, è prevista l'istituzione dell'Osservatorio regionale con compiti di analisi e un ruolo tecnico a supporto delle singole Direzioni dell'Amministrazione quando le attività di pianificazione settoriale interessino le tematiche della disabilità.

Tra gli strumenti per l'integrazione delle politiche presenti nella proposta di legge, il rappresentante dell'Esecutivo regionale ha ricordato il Piano regionale della disabilità in cui verranno contenuti gli strumenti di programmazione regionale sanitaria, sociosanitaria e sociale.

Nell'ambito del riordino del sistema sociosanitario della disabilità, oltre a un adeguamento organizzativo delle aziende sanitarie volto a garantire la piena integrazione sociosanitaria, viene definito un ruolo centrale per il Terzo settore, ribadendo, come ha affermato il vicegovernatore, l'importanza della sussidiarietà quale valore portante dell'intero sistema.

Infine, in merito alla pianificazione e alla programmazione locale, il ddl configura la realizzazione dell'integrazione istituzionale attraverso un atto d'intesa con cui Comuni e Aziende saranno chiamati a concordare le attività sociosanitarie legate all'intersettorialità. ARC/GG/ma