Ambiente: Scoccimarro, 1 mln a impianti privati recupero acque piovane
Udine, 7 ott - "Nell'intento di favorire e diffondere buone
pratiche di salvaguardia della risorsa idrica e di sostenibilità
ambientale la Regione concede contributi ai privati per la
realizzazione di impianti di recupero delle acque piovane nelle
abitazioni private o nei condomini. Siamo certi che sono le
abitudini quotidiane le azioni che più e meglio possono incidere
sui processi di riduzione degli sprechi e di tutela
dell'ambiente".
È il commento dell'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente,
sviluppo sostenibile e energia Fabio Scoccimarro nell'annunciare
l'approvazione da parte della Giunta regionale di un avviso
pubblico per la concessione di contributi per la realizzazione di
sistemi privati di raccolta delle acque meteoriche.
"Per questa misura abbiamo messo a disposizione un milione di
euro per l'annualità 2024. Le domande potranno essere presentate
dal 16 ottobre attraverso la piattaforma online e saranno evase
secondo l'ordine cronologico di presentazione delle stesse, fino
ad esaurimento della dotazione finanziaria disponibile" ha
precisato l'assessore.
Il contributo è concesso fino al 40 per cento della spesa
ammissibile e fino ad un massimo di 7.500 euro per ciascuna
domanda. Possono accedere al contributo le persone fisiche
proprietarie immobiliari di unità destinate esclusivamente a uso
abitativo privato, anche costituite in condominio, per la
realizzazione di sistemi di raccolta delle acque meteoriche per
il riutilizzo nell'impianto idraulico i cui usi sono finalizzati
esclusivamente alle acque di servizio.
In particolare, sono finanziabili gli interventi di realizzazione
di sistemi di raccolta delle acque meteoriche di recupero dalle
coperture di edifici esistenti destinate a usi diversi dal
consumo umano (diversi quindi dagli usi alimentari quali bere,
preparare e cucinare cibi e l'igiene personale) e che comportino
un risparmio dell'approvvigionamento idrico. L'acqua può essere
raccolta e riutilizzata esclusivamente per l'irrigazione di
giardini, lo scarico delle cassette WC, gli impianti di lavaggio
delle superfici di pertinenza e altri usi non potabili consentiti
dalla legislazione vigente.
L'impianto consiste nella rete di raccolta, di filtrazione,
trattamento e di stoccaggio delle acque meteoriche recuperate
dalle coperture di edifici, compresi i sistemi di troppo pieno e
l'eventuale sistema di integrazione con acqua potabile dotato di
disconnettore. Gli impianti devono essere realizzati in maniera
tale da evitare il ristagno di acque che possono promuovere il
proliferare di insetti e l'accumulo può essere realizzato sia
interrato che fuori terra.
La domanda di contributo è presentata dal proprietario o
comproprietario, oppure dall'amministratore nel caso di
condomini, successivamente alla realizzazione dell'intervento per
cui è richiesto il contributo, a partire dalle 9 del 16 ottobre e
fino alle 16 del 29 novembre 2024.
ARC/SSA/al
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