Pordenone, 27 nov - "Il modello cooperativistico tiene anche
nel terzo millennio e resiste agli effetti della pandemia, anche
se in alcune realtà del Friuli Venezia Giulia deve scontare le
difficoltà nel poter individuare figure disponibili per la
governance del movimento: una criticità alla quale riescono a
sopperire tecnici e professionisti capaci. E' a loro che si deve
il successo di un modello nato dalla solidarietà e cresciuto
adattandosi alle esigenze della società e delle realtà locali,
nel quale la Regione continua a credere e al quale non manca di
continuare ad assicurare l'appoggio necessario".
Lo ha evidenziato l'assessore regionale alle Risorse
agroalimentari e forestali, Stefano Zannier, intervenendo oggi
nella sala Zuliani della Fiera di Pordenone alla tavola rotonda
inserita tra gli eventi organizzati per celebrare il settantesimo
dalla costituzione di Confcooperative Pordenone.
Si è trattato di un confronto incentrato sul tema 'La
cooperazione fattore di sviluppo per la comunità', moderato dal
direttore del Messaggero Veneto, Omar Monestier, al quale hanno
partecipato il vicepresidente della CCIAA Pordenone-Udine,
Michelangelo Agrusti, il consigliere del Consorzio tutela Doc
Prosecco, Valerio Cescon, e Daniele Marini, il sociologo
dell'Università di Padova che ha presentato lo studio 'La
cooperazione pordenonese alla prova della pandemia, un dinamismo
in trasformazione'.
Presente il presidente nazionale di Confcooperative, Maurizio
Gardini, la serie di interventi ha dato lo spunto a Zannier per
confermare le diversità che contraddistinguono il tessuto
economico, non soltanto rurale e agroalimentare, tra le realtà
distinte per l'area delle ex province che compongono il Friuli
Venezia Giulia, evidenziando che la Destra Tagliamento, come
dimostrano i dati, si manifesta ancora come un'entità
territorioale dinamica e in controtendenza, in senso positivo,
rispetto agli effetti del momento indotti anche dalla pandemia.
È una realtà che, come ha spiegato l'assessore, se ha risentito
della situazione causata dall'emergenza sanitaria, ha saputo
ripartire subito adeguandosi alle mutate necessità della società
e alle richieste e attese dei mercati, traguardando in
prospettiva. Questo, com'è tradizione per il mondo della
cooperazione e com'è tradizione del tessuto economico produttivo,
che alla pari della cooperazione nel pordenonese ha una
tradizione ultrasecolare.
"L'elemento inconfutabile - ha concluso Zannier - capace di far
emergere il pordenonese tra le diverse realtà del nord est, è la
capacità fare rete e sistema, mentre sul territorio altre aree si
presentano disgregate forse perché gli stessi strumenti
legislativi non più attuali rendono difficili i compiti di
vigilanza e governo della situazione".
ARC/CM/gg
L'assessore regionale alle Risorse agroalimentari e forestali, Stefano Zannier, è intervenuuto a Pordenone Fiere alla tavola rotonda per il 70. di Confcooperative Pordenone
allegato (foto)
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