Enemonzo/Sutrio, 6 nov - Doppio appuntamento in Carnia oggi per
l'assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali,
ittiche e montagna Stefano Zannier che ha fatto tappa ad Enemonzo
e a Sutrio per valutare nuove opportunità che interessano il
mondo caseario.
A Enemonzo, dove oggi si inaugurava la prima edizione della Festa
dell'agricoltore nella Val Tagliamento, Zannier ha incontrato gli
amministratori dei Comuni di Ampezzo, Lauco, Enemonzo, Forni di
Sotto, Socchieve, Villa Santina, Raveo, Ovaro e i gestori del
locale Caseificio Val Tagliamento.
"Un incontro necessario a tracciare la strada per raggiungere un
obiettivo di sviluppo comune nel settore dell'imprenditoria
agricola di montagna che sconta diverse criticità, ma anche un
vasto ventaglio di opportunità da cogliere tra cui l'eccellenza
delle materie prime e l'appartenenza ad un luogo, la Carnia, che
ha un'identità ancora autentica" ha commentato l'assessore.
Il Caseificio Val Tagliamento è una cooperativa nata nel 1903 e
in cui oggi confluiscono i soci delle vallate del Tagliamento,
del Degano e della Val Pesarina.
Di nuova iniziativa è invece la stalla dell'azienda agricola
Flora inaugurata oggi a Noiaris di Sutrio, dove l'assessore ha
partecipato al taglio del nastro assieme a Davide Flora. A soli
25 anni e grazie ad un contributo regionale per l'imprenditoria
giovanile, il ragazzo, originario di Paluzza, ha avviato
un'attività di allevamento.
"In tre anni di mandato è la prima volta che trovo un giovane
entusiasta di aprire una stalla e di voler intraprendere questo
lavoro, tanto da decidere di investire su di sé con coraggio e
con passione. Se non si trova chi ha voglia di fare un lavoro
così difficile nessuna politica può avere successo" ha osservato
Zannier, aggiungendo che "ciò significa anche però che non tutto
è perduto come qualcuno vuol far pensare ed assieme, istituzioni
ed imprese, possono recuperare attività importanti con la memoria
dell'esperienza di ieri e la testa dell'impresa innovativa di
oggi".
La storia di Davide Flora contiene significativi elementi di
rilievo per comprendere le direzioni in cui la montagna può
conquistare un ritrovato successo. Il ragazzo, cresciuto tra le
mucche del nonno, ha coltivato una passione che i genitori non
avevano fatto propria, ma che hanno sostenuto e appoggiato con
entusiasmo. Originario di Paluzza, Davide Flora non si è fermato
davanti al retaggio del campanile, decidendo di trasferirsi nella
vicina Sutrio per cogliere l'opportunità di un investimento
immobiliare.
Ha quindi rilevato un ex mobilificio ormai abbandonato decidendo
di convertirlo in stalla e fienile per un totale di 800 metri
quadrati su due piani. Fondamentale si è rivelata la
collaborazione delle istituzioni: la Regione per il contributo
sulla linea del pacchetto giovani per la montagna, il Comune per
accelerare le pratiche di conversione da zona artigianale e
industriale a zona agricola.
Flora ha già progetti di ampliamento: dai 24 capi bovini in
lattazione, cui si aggiungono 15 capi in rimonta, e una
cinquantina di capre da latte intende sviluppare un piccolo
caseificio per non limitarsi alla vendita del latte, ma estendere
l'attività alla lavorazione casearia. Il legame con Paluzza si
riallaccia in estate, con la gestione dell'Agriturismo Lavareit
dove i prodotti possono trovare un ulteriore sbocco commerciale.
Una visione a lungo termine su cui oggi si è posato il buon
auspicio di un nuovo arrivo: alle prime luci dell'alba è nata
Flora, la prima vitellina a vedere la luce nella nuova stalla.
ARC/SSA/al
L'assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e montagna Stefano Zannier, con l'imprenditore Davide Flora, il nonno del giovane e il sindaco di Sutrio - Sutrio, 6 novembre 2021
La vitellina Flora, prima nata nella nuova stalla di Davide Flora a Sutrio - Sutrio, 6 novembre 2021
L'interno della stalla dell'azienda agricola Davide Flora - Sutrio, 6 novembre 2021