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31.05.2022 14:36

Cultura: Regione, imprese del settore sono strategiche per lo sviluppo



Trieste, 31 mag - Il Friuli Venezia Giulia sta lavorando per valorizzare le imprese culturali e creative. Realtà che rappresentano una parte importante del Pil del nostro Paese e della nostra Regione. Dopo la contrazione causata dalla pandemia, gli eventi culturali che oggi si stanno realizzando in questo territorio sono la testimonianza concreta della forte crescita economica dell'intero settore che va considerato uno strumento strategico di sviluppo.

Questo il concetto espresso dal governatore del Friuli Venezia Giulia che, con un video, ha voluto intervenire al meeting "Cultural Heritage and Business Development: New Opportunities for Cooperation" in corso di svolgimento a Trieste.

Di natura transnazionale, l'iniziativa è stata promossa dalla Regione nell'ambito del progetto europeo Crossinno "Rafforzare i processi di innovazione delle Pmi tradizionali con azioni di cross-fertilization indirizzate alle industrie creative e culturali", finanziato dal programma Interreg Italia-Austria.

Presente all'evento anche l'assessore alla Cultura che ha voluto sottolineare la valenza dei progetti culturali portati avanti in questa Regione. Queste iniziative - ha affermato - hanno il pregio fondamentale di saper incrociare esperienze differenti e reinterpretare le buone pratiche.

Il Friuli Venezia Giulia - ha precisato l'esponente della Giunta - è terza in Italia per l'impatto delle imprese culturali e creative sul Pil e sui dati occupazionali. Un risultato importante per una Regione che, da area di confine, adesso si è trasformata in territorio di passaggio.

Con questo cambiamento epocale, anche la nostra mentalità deve adeguarsi e vanno ricostruite le prospettive economiche. Gorizia, per esempio, per molto tempo ha rappresentato il confine, uno dei più presidiati del nostro Paese, con una economia - ha sostenuto l'assessore - interamente costruita su questa situazione. Tutto questo non esiste più e quindi dobbiamo ripensare i modelli produttivi della città e del suo territorio.

Questo processo può essere aiutato dalla cultura che, per sua connotazione intrinseca, garantisce sempre un maggiore dialogo e maggiore libertà. In questa fase storica - ha rimarcato - risulta assolutamente vitale ogni intervento teso ad aiutare la cultura a essere ancora più impresa e a supportare l'economia locale in fase di trasformazione.

Nel corso del suo intervento l'assessore ha ricordato inoltre che la cultura per secoli ha alimentato il progresso dell'Europa a partire dall'esempio lasciato da Leonardo Da Vinci, massima incarnazione dell'umanesimo ma anche della capacità di immaginare, progettare e costruire dal punto di vista tecnico manufatti straordinari come le famose porte vinciane presenti ancora oggi in quasi tutti i canali del mondo.

La nostra cultura - ha aggiunto l'assessore - è stata il motore e lo slancio per tutto quello che è stato prodotto nel mondo.

Oggi più riusciamo a incrociare l'impresa culturale e creativa con quella tradizionale, maggiori - ha concluso - saranno i benefici per tutti in termini economici, occupazionali e di crescita in senso lato. ARC/TOF/ma