Rinnovabili: comunità energetiche per ripensare futuro enti locali
Udine, 13 mag - L'Agenzia per l'energia del Friuli Venezia
Giulia (Ape) è un partner irrinunciabile per tutte le politiche
regionali energetiche, non solo ora che il tema è di estrema
attualità, ma fin dal suo avvio, tanto che in questi anni si è
dimostrata capace di costruire una struttura di relazioni con gli
enti locali accompagnandoli nella visione di un futuro comune.
Questo il messaggio che l'assessore regionale alle Finanze ha
portato in apertura del convegno "Comunità energetiche
rinnovabili: benefici e sfide" che si è svolto stamattina a Udine
in sala Ajace, su iniziativa di Ape, in collaborazione con Anci e
Comune di Udine.
Guardare al futuro con competenza per favorire una crescita
lungimirante basata su iniziative sovracomunali: questa la
prospettiva offerta dalla Regione nel ricorso alle comunità
energetiche, affinchè queste siano un'occasione per ripensare il
futuro degli enti locali.
Una visione che è favorita, se non addirittura imposta, dal
momento straordinario che abbiamo vissuto a causa della pandemia
e ora per l'attuale conflitto ucraino, ma anche dalla
straordinarietà del quadro finanziario a disposizione di regioni
ed enti locali. Ai fondi Pnrr (che dedicano specificamente un
bando alle comunità energetiche su cui Regioni e Ministero si
stanno confrontando) si aggiunge la sovrapposizione di risorse
tra la chiusura della Programmazione europea 14-20 e l'avvio di
quella 21-27, oltre agli ulteriori fondi messi a disposizione
dalla Regione.
Quanto alle difficoltà per i Comuni di sviluppare progettualità
condivise nel campo della transizione energetica, l'assessore ha
evidenziato come la Regione abbia affiancato da subito i progetti
più evoluti, tra cui il progetto pilota della Comunità collinare
che costituisce ad oggi uno dei primi esempi di cooperazione tra
Comuni nell'ambito dell'utilizzo delle fonti rinnovabili. Un
altro possibile utilizzo delle Comunità energetiche interessa i
piccoli e grandi comuni dove queste esperienze possono offrire
sistemi di superamento del divieto di utilizzo del fotovoltaico
nei centri storici.
ARC/SSA/ma
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