Rigenerazione urbana: Regione sostiene tavolo Anci-Sviluppo Territorio
Udine, 6 mag - Il confronto con gli amministratori locali così
come con i rappresentanti delle categorie economiche è
fondamentale per affrontare il progetto di rivoluzione
urbanistica e pianificatoria che la Regione si è data.
L'obiettivo principale di questo progetto è convertire la visione
attuata finora con i piani urbanistici in cui si prevedevano
prevalentemente modifiche alle destinazioni di aree esistenti o
ampliamenti di nuove aree: una prospettiva che deve cambiare e
che la Regione intende accompagnare privilegiando il principio
del contenimento del consumo del suolo.
Lo ha detto l'assessore regionale alle Infrastrutture e
territorio intervenendo al primo tavolo dedicato alla
rigenerazione urbana che si è svolto a Udine.
Con l'assessore ne hanno parlato il presidente di Anci Fvg e il
presidente di Sviluppo e Territorio in qualità di associazione
pubblico-privata nata per perseguire le medesime finalità e
supportare i diversi Comuni associati e/o enti nella gestione dei
centri urbani. Anci e Sviluppo e Territorio hanno firmato un
Protocollo regionale d'intesa con l'obiettivo di favorire lo
scambio di esperienze progettuali di rigenerazione urbana,
creando percorsi turistici finalizzati alla visita delle città.
Il Protocollo, siglato lo scorso 22 settembre a Pordenone, è
considerato fondamentale e funzionale al nuovo Piano regionale di
governo del territorio al quale la Regione lavora per creare un
innovativo e moderno strumento urbanistico in sostituzione di
quelli attuali che risalgono ormai alla fine degli anni '70 del
secolo scorso.
Al dibattito hanno preso parte anche alcuni sindaci e
amministratori locali che hanno illustrato interventi effettuati
o progettualità in itinere su cui si punta per il rilancio dei
centri urbani, del commercio e dello sviluppo sostenibile.
L'assessore ha portato ad esempio i piani di recupero delle ex
aree militari o industriali in cui il ruolo dell'ente pubblico è
trainante, ma non può prescindere dalla relazione con il privato:
la Regione deve poter sostenere i processi di partenariato tra
pubblico e privato, senza trascurare il supporto ai Comuni nel
ripensamento delle zone a traffico limitato e nella realizzazione
di master plan per la partecipazione a bandi europei.
È stato inoltre richiamato il bando regionale per i centri minori
(sotto i 30mila abitanti) che eroga contributi fino a 500mila
euro per la riqualificazione di aree urbane: i Comuni hanno tempo
fino al 28 maggio per presentare la domanda di finanziamento.
Nel corso della serata è stato analizzato come la rigenerazione
urbana possa favorire lo sviluppo economico locale, migliorare la
coesione sociale e offrire opportunità formative. Un focus
particolare è stato dedicato alle possibilità offerte dai fondi
europei per progetti anche congiunti tra Comuni, esaminando come
tali finanziamenti possano essere sfruttati in modo efficace per
promuovere la rigenerazione urbana su vasta scala.
ARC/SSA/al
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