Udine, 19 giu - "Anche il mercato enologico del Friuli Venezia
Giulia è in piena ripartenza sul traino della ripresa dell'intero
comparto italiano. I dati odierni dell'export nazionale su base
mensile con riferimento ad aprile registrano una crescita del 26
per cento sul mercato degli Stati Uniti e addirittura del 98 per
cento sul mercato cinese. La ripresa è veloce anche in campo
turistico, dove la nostra regione sta registrando in diverse zone
il sold out tra luglio e settembre".
È quanto ha riferito l'assessore regionale alle Attività
produttive e turismo, Sergio Emidio Bini, intervenuto
all'apertura del convegno "Ce vino di fâ? - Quale futuro", in
diretta dalla Fiera regionale dei vini, in programma oggi e
domani a Buttrio, condotto da Nicola Prudente, in arte Tinto,
della trasmissione Decanter di RadioRai2.
"Il Friuli Venezia Giulia sta ripartendo sia dal punto di vista
delle attività economiche che del turismo", ha confermato Bini,
aggiungendo che "i numeri sono al di sopra delle nostre
aspettative. Possiamo essere ottimisti perché in questa regione
abbiamo tutto ciò che dopo la pandemia i turisti cercano, ovvero
un turismo slow ed esperienziale in un territorio che unisce mare
e montagna in poco più di un'ora di auto".
Le destinazioni del turismo del vino, grazie alla loro diffusione
sul territorio nazionale, alla disponibilità di spazi aperti,
sono sempre di più una valida alternativa alle tradizionali
destinazioni di viaggio. I turisti enogastronomici sono in
crescita, scoprono l'entroterra partendo dal mare e appaiono
sempre più consapevoli, attivi, esigenti, innovativi e attenti ai
temi della sicurezza e della sostenibilità. In Italia la crescita
del fenomeno enogastronomico è costante: nel 2020 e nel 2021 -
nonostante l'impatto della crisi innescata dal Covid -
l'interesse verso una vacanza di tipo enogastronomico pesa il 55
per cento rispetto alle altre proposte (dal Rapporto sul Turismo
Enogastronomico 2020). Se la pandemia ha frenato la possibilità
di vivere esperienze, la globalità dei dati mostra una crescente
attenzione al tema enogastronomico e anche un nuovo profilo del
turista.
"Ho conferma che il turista del 2021 in Friuli Venezia Giulia è
prevalentemente italiano e tra gli stranieri si profila una
clientela sempre più alto spendente, ovvero propensa ad una
maggiore spesa durante la vacanza. È un elemento che ci qualifica
notevolmente", ha sottolineato ancora Bini, che ha infine voluto
ringraziare la Pro Loco Buri per l'organizzazione dell'evento.
Il buon posizionamento del Friuli Venezia Giulia nel panorama del
mercato vitivincolo internazionale è stato confermato anche da
Giuseppe Festa curatore dell'Osservatorio del turismo del vino
delle Città del vino che ha poi posto l'accento sull'esigenza di
un piano straordinario di comunicazione del vino italiano a
livello internazionale.
Tra gli ospiti è intervenuto anche Oscar Farinetti, fondatore di
Eataly e Green Pea, che ha offerto alla discussione la chiave di
lettura del biologico e della biodiversità.
Sono inoltre intervenuti con le proprie testimonianze Donatella
Cinelli Colombini, presidente nazionale Donne del Vino; Mario
Busso e Alessandro Scorsone della guida Vinibuoni d'Italia;
Milena Pepe della Tenuta Cavalier Pepe (Campania) e Cecilia Zucca
del Poggio Ridente (Piemonte); Matteo Bellotto del Consorzio
Colli Orientali e Ramandolo per il progetto Academy e Lucio
Gomiero direttore di PromoTurismoFVG.
Al termine del convegno si è svolta la consegna alla Cantina
produttori Cormòns del premio Eticork di Amorim e Vinibuoni e gli
attestati Ecofriendly a 30 cantine del territorio.
ARC/SSA/pph
L'assessore regionale alle Attività produttive e turismo, Sergio Emidio Bini, in collegamento al convegno "Ce vino di fâ? - Quale futuro", in diretta dalla Fiera regionale dei vini di Buttrio