Istituzioni: 20 anni di Slovenia in Ue conferma spirito europeo
Gorizia, 9 mag - Il ventesimo anniversario dell'ingresso della
Slovenia nell'Ue è un'occasione importante di per sé ma assume un
ulteriore significato in vista della futura Capitale europea
della cultura. In quest'area si è guardato e si continua a
guardare a un futuro di cooperazione e si sono superate le
limitazioni del confine per valorizzare le potenzialità di un
territorio unico e simbolo per il mondo. Vent'anni fa con la
caduta del confine si sono poste le basi per un futuro di
crescita e sviluppo rafforzando uno spirito europeo di
condivisione e fratellanza.
E' il concetto espresso dall'assessore regionale al Patrimonio a
margine dell'incontro che si è svolto nel municipio a Gorizia con
l'ex presidente della Commissione europea che, nel 2004 a Nova
Gorica, aveva dato il benvenuto all'allora Primo Ministro della
Repubblica di Slovenia, e alla Slovenia, nell'Unione Europea e
che oggi celebrerà come ospite d'onore il ventesimo anniversario
dell'ingresso della Slovenia nell'Ue. Accanto al rappresentante
della Giunta del Friuli Venezia Giulia, il sindaco di Gorizia e
molti esponenti istituzionali.
L'ingresso della Slovenia nell'Unione Europea, per l'assessore
regionale, è stato un passo importante che assieme a gesti
grandemente simbolici, come il tenersi per mano dei presidenti
della Repubblica Italiana e di Slovenia, ha chiuso i conti con un
passato di guerre e di odio tra popoli vicini che ha interessato
il secolo scorso. L'adesione all'Europa è stato un atto di cesura
che ha aperto gli spazi alla cooperazione e allo sviluppo.
L'esponente della Giunta del Friuli Venezia Giulia nel ricordare
i positivi cambiamenti intervenuti nel ventennio, ha anche
evidenziato come non si possa nascondere la preoccupazione per i
conflitti in atto auspicando che l'Europa faccia tutto quanto è
possibile affinché la pace continui.
Le tante trasformazioni intervenute nel tempo in quest'area dove
è cresciuto uno spirito di fratellanza rappresentano l'emblema
dell'Europa del futuro, quella dei giovani, della condivisione e
del benessere.
Celebrare in questi luoghi l'anniversario, secondo l'assessore
regionale, dove vent'anni fa, in Piazza Transalpina, tra Slovenia
e Italia, si contavano i secondi fino all'ingresso nell'Unione
Europea, ha cambiato la vita dei cittadini di entrambi i lati del
confine e suggella con il titolo di Capitale europea della
cultura l'importanza dell'amicizia fra i popoli.
ARC/LP/gg
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