Fotovoltaico: norma in Cdm rinforza regole Fvg su utilizzo suolo
Pordenone, 6 mag - La norma approvata dal Governo, che
definisce le zone classificate come agricole nei piani
urbanistici quali aree non idonee all'installazione di impianti
fotovoltaici a terra, conferma e dà più forza al provvedimento
che la Regione ha appena approvato in Consiglio, nella quale si è
declinata la tutela delle attività agricole indicando aree
caratterizzate da presumibile non idoneità.
Così l'assessore alla Difesa dell'Ambiente, Energia e Sviluppo
sostenibile, sintetizza l'apprezzamento al provvedimento
approvato in queste ore dal Consiglio dei Ministri, che va in
linea con quanto l'amministrazione ha previsto per la
salvaguardia dei terreni, così come ha fatto il Governo nazionale
intersecando i percorsi normativi della sovranità alimentare con
la ugualmente cruciale rincorsa avviata verso la sovranità
energetica. Per la Regione, infatti, il settore primario è uno
dei pilastri della Nazione; per questo motivo occorre svilupparne
le potenzialità e proteggerlo dalle speculazioni, laddove il
consumo di suolo con impianti fotovoltaici a terra sono
incompatibili con l'attività agricola.
L'esponete dell'esecutivo del Friuli Venezia Giulia rileva
inoltre l'importanza nel salvaguardare i territori e al tempo
stesso trovare sempre, come sta facendo Governo e Regione, la
sussistenza di tutti gli interessi senza che uno prevalga
sull'altro. Secondo l'assessore infatti in passato i troppi
dinieghi hanno garantito solo la "dipendenza" dell'Italia da
altre nazioni, a causa di un ambientalismo ideologico troppo
spesso miope agli interessi internazionali che si insinuavano
nelle nostre economie.
Per la Regione la sovranità alimentare, così come quella
energetica e gli obiettivi del Green Deal Europeo, godono di pari
dignità e sono entrambi pilastri della nostra Nazione. Per cui il
Governo si sta muovendo nella giusta direzione per garantire lo
sviluppo del Paese, a partite dalla tutela e valorizzazione del
settore agricolo che produce eccellenze uniche esportate in tutto
il mondo e che rendono grande l'Italia. Secondo l'assessore
regionale il fotovoltaico, come altre forme di energia
sostenibile, vanno incentivati sicuramente; tuttavia i siti
industriali, specie quelli dismessi, piuttosto che le enormi
superfici militari non più utilizzate, sarebbero le aree più
idonee a ospitare questi tipi di impianti.
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