Friulano: Roberti, conferenza regionale è atto che conferma autonomia
Udine, 26 ott - "La Conferenza regionale sulla lingua friulana
non è un atto meramente formale ma un passaggio fondamentale
della legislatura, che ci consente di fare delle valutazioni di
merito sulle politiche attivate a tutela del friulano. Quando
parliamo di lingue minoritarie parliamo di quella specificità
unica del Friuli Venezia Giulia su cui si fonda la possibilità di
avere e preservare lo statuto speciale di autonomia". È quanto ha dichiarato l'assessore regionale alla Funzione
pubblica e lingue minoritarie Pierpaolo Roberti nel corso della
conferenza stampa che si è tenuta oggi a Udine nella sede della
Regione per presentare i contenuti della Terza conferenza
regionale sulla lingua friulana che si svolgerà il prossimo 5
novembre. Accanto a Roberti erano presenti il presidente del Consiglio
regionale Piero Mauro Zanin, il consigliere regionale Emanuele
Zanon e il presidente dell'Agenzia regionale per la lingua
friulana (Arlef) Eros Cisilino. "Sono orgoglioso di quanto abbiamo fatto in questi tre anni,
proprio per questo ora serve un momento di riflessione perché la
comunità linguistica friulana n e i soggetti attori possano
programmare il futuro e capire cosa ancora si può fare, quali
sono le eventuali esigenze da colmare siano esse finanziarie o
legislative", ha detto ancora Roberti. La Giunta regionale ha da poco approvato il Piano regionale di
Politica linguistica 2021-2025 che ha una copertura finanziaria
di 22 milioni di euro per il quinquennio.
"È un Piano completo ed esaustivo - così l'assessore - che
contiene indicazioni puntuali delle risorse da destinare; in
questo è sostanzialmente diverso da quello precedente: si
presenta come un documento più asciutto ma che descrive in
maniera puntuale ogni singola azione, con un elenco dettagliato
delle poste messe a disposizione. Credo che questo approccio
configuri una precisa assunzione di responsabilità da parte della
Regione che così facendo conferma quanto creda nel friulano e
nella valorizzazione di tutte le lingue minoritarie regionali". Come ha ricordato Cisilino, la terza conferenza segue quella del
2017 e si pone l'obiettivo di coinvolgere il maggior numero di
cittadini, anche attraverso la possibilità di seguirne i lavori
in diretta sui social media. Come è stato sottolineato da più
parti nel corso della conferenza stampa, i nuovi strumenti di
comunicazione, che rendono più complesso il panorama informativo
e di fruizione linguistica, e la decrescita demografica incidono
negativamente sull'utilizzo della lingua minoritaria. Con questa
consapevolezza il Piano regionale propone interventi specifici
per un utilizzo del friulano anche attraverso nuovi canali di
comunicazione che facilitino la contaminazione linguistica anche
tra i giovani. Roberti, in piena sintonia con i rappresentanti del Consiglio
regionale, ha quindi indicato nuovamente in Arlef il braccio
operativo della Regione per la stesura del Piano ma anche nella
conduzione di tutto il lavoro di coordinamento e monitoraggio
delle politiche sulla lingua friulana. La conferenza regionale si terrà il 5 novembre nell'Auditorium
Comelli del palazzo regionale a Udine, sarà aperta dai saluti
della autorità e quindi si svolgerà in tre sezioni, una
introduttiva, una dedicata in due parti al nuovo Piano regionale
di politica linguistica, ed infine una parte conclusiva affidata
agli interventi dei rappresentanti dell'Assemblea della comunità
linguistica, di Arlef e delle autorità regionali.
ARC/SSA/pph
L’assessore regionale alla Funzione pubblica e lingue minoritarie Pierpaolo Roberti presenta la Terza conferenza regionale sulla lingua friulana assime al presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin, al consigliere regionale Emanuele Zanon e al presidente dell'Arlef Eros Cisilino.
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