Udine, 20 giu - Le prospettive funzionali dei Comuni,
l'efficacia dei servizi che sono chiamati a erogare, il futuro
delle Uti, e i riflessi delle criticità esistenti motivate anche
dall'abolizione delle Province sui cittadini e sul territorio,
sono state al centro di un incontro a Udine, nella sede
dell'Amministrazione, tra l'assessore regionale alle Autonomie
locali, Pierpaolo Roberti, e i sindaci del gemonese.
Roberti, ha ricordato che entro l'estate saranno sottoposte
all'approvazione del Governo regionale le linee guida della
riforma delle autonomie locali, che prefigurando le funzioni del
nuovo ente intermedio.
Tali linee guida, potranno fornire ai Comuni una prima lettura
dell'orientamento della Regione verso il nuovo assetto del
governo del territorio con il supporto dell'ente intermedio, e
rispetto alle funzioni e alle competenze che di conseguenza
potranno essere redistribuite tra la Regione e la nuova realtà
istituzionale.
Con l'obiettivo di assicurare ai cittadini la fruizione ottimale
dei servizi e la loro continuità.
E ai Comuni, la certezza di poter meglio operare sul proprio
territorio.
Anche considerando la possibilità, che verrà lasciata ai Comuni,
di poter scegliere, per la continuità di alcuni servizi, tra
l'opportunità di erogarli in proprio, in forma associata,
attraverso le Uti (nella fase transitoria) o il nuovo ente
intermedio.
Nel frattempo, ai Comuni sarà data la libertà di scegliere come
meglio organizzarsi per dare risposte alle attese dei cittadini,
e rispettare i limiti imposti dal bilancio e dalle norme vigenti
in materia.
Per quanto riguarda i problemi derivanti dalle carenze di
personale che vivono i Comuni, e che rendono difficile
l'espletamento di talune funzioni, la Regione ipotizza di poter
cedere alle amministrazioni comunali parte degli spazi
occupazionali dei quali disporrà dopo il pensionamento del
personale regionale che andrà in quiescenza.
Per quanto attiene alle competenze che potranno essere assegnate
al nuovo ente intermedio, come ha anticipato Roberti, sarà data
priorità all'edilizia scolastica e alla gestione della rete
stradale già di competenza delle Province. Settori che al momento
presentano le maggiori criticità.
Il nuovo ente intermedio, potrà anche fungere da supporto per i
Comuni, su base volontaria, per l'espletamento dei procedimenti
burocratici.
Allo studio anche un progetto sperimentale, che dovrà consentire
l'elaborazione delle pratiche dei Comuni da remoto, permettendo
così alle amministrazioni locali di risparmiare costi, e tempo di
lavoro per ai propri dipendenti, con l'obiettivo di potere in
parte sopperire alla carenza di personale.
ARC/CM
L'assessore Roberti incontra amministratori del Gemonese nel palazzo della Regione a Udine
Regione Fvg