Udine, 11 gen - "Il Friuli Venezia Giulia ha lavorato meglio di
altre regioni per uscire dalla crisi pandemica, mettendo a
disposizione oltre 100 milioni di euro sia nella fase
emergenziale sia nella fase di sviluppo e crescita, anche con
interventi legislativi. All'inizio di questo 2022 abbiamo voluto
dare un segnale molto chiaro di quanto la Regione creda nel
comparto del commercio, del turismo e dei servizi e oggi
presentiamo il bando di settore con una dotazione iniziale di
oltre 5 milioni e mezzo".
Questo il commento dell'assessore regionale alle Attività
produttive e turismo, Sergio Emidio Bini, nel corso della
presentazione del nuovo bando noto come "Articolo 100" a valere
sulla legge regionale 5 dicembre 2005, n. 29 "Contributi per lo
sviluppo delle micro, piccole e medie imprese commerciali,
turistiche e di servizio". Il bando, aperto lo scorso 20 dicembre
con una dotazione di 2,2 milioni di euro stanziati nel 2021, è
stato incrementato con ulteriori 3 milioni inseriti nella legge
di Stabilità 2022.
"Quello del terziario, con il commercio e turismo in prima linea,
è il comparto che ha risentito di più della pandemia - ha
ricordato Bini -. Anche per questo il nostro lavoro non è finito
qui. Oltre a questo bando metteremo a punto un'ulteriore misura
entro la fine di questo mese per approntare i criteri di riparto
dei fondi nazionali (15 milioni di euro) da rivolgere a
comprensori sciistici, settore agenzie di viaggio, mondo del web
e tutti gli altri comparti particolarmente colpiti dalla crisi".
Il webinar ha raccolto l'interesse di oltre 240 partecipanti
collegati per conoscere in particolare le novità delle tre linee
di contribuzione.
La prima di queste novità riguarda la presentazione totalmente
telematica della domanda, tramite l'ormai collaudato portale
regionale delle "Istanze on-line" realizzato in collaborazione
con Insiel e assieme al Catt Fvg.
La seconda riguarda il periodo di apertura del bando che è stato
esteso a 90 giorni, quindi fino al 21 marzo 2022, rispetto ai
soli 30 giorni del precedente bando del 2019.
La terza innovazione prevede linee d'intervento aperte. A fianco
della "tradizionale" linea d'intervento di cui alla lettera a)
dell'art. 100 che ricomprende i lavori di ammodernamento e
ristrutturazione dei locali e l'acquisto degli arredi e
attrezzature soprattutto se finalizzate all'efficientemento
energetico e alla sicurezza, nel nuovo bando è stata prevista
l'apertura della nuova linea d'intervento introdotta da
"SviluppoImpresa" dedicata agli investimenti innovativi nel campo
della digitalizzazione. Una terza linea d'intervento riguarda
l'installazione e adeguamento degli impianti antincendio,
prevenzione infortuni, igiene e sicurezza sul lavoro e
antinquinamento, argomenti di stretta attualità non solo perché
correlati alla emergenza pandemica ma anche per il non secondario
tema della sicurezza sui luoghi di lavoro che richiede la massima
attenzione.
L'ultima principale novità riguarda l'ammissibilità di spese
retroattive dal 1° gennaio 2021, seppur per una quota minoritaria
rispetto all'investimento complessivo. Si è voluto tener conto
degli investimenti già eventualmente avviati nel corso dell'anno,
pur mantenendo il principio cardine del bando, che è finalizzato
a stimolare i nuovi investimenti delle imprese soprattutto verso
un'economia sempre più sostenibile e innovativa.
Confcommercio Fvg, promotrice dell'evento, ha rivolto un plauso
all'intervento della Regione sull'articolo 100. Il
rifinanziamento di questa misura, hanno commentato il presidente
regionale Giovanni Da Pozzo e i colleghi presidenti provinciali
di Gorizia Gianluca Madriz, Pordenone Fabio Pillon e Trieste
Antonio Paoletti, "è un intervento lungimirante a supporto dei
nostri comparti, pesantemente penalizzati dall'emergenza
sanitaria". I finanziamenti pubblici, ha sottolineato ancora
Confcommercio Fvg, "consentiranno alle nostre imprese di
investire in innovazione per agganciare la ripresa post pandemia.
Ringraziamo l'assessore Bini per l'intervento".
Nel corso della presentazione sono stati illustrati anche i dati
di un'indagine svolta tra 1.536 imprese del terziario del Friuli
Venezia Giulia da cui è emerso come più della metà delle aziende
ha effettuato investimenti nel biennio 2020-2021 con una crescita
nella digitalizzazione, in formazione del personale e in
sostenibilità. Dati che - a detta di Confcommercio regionale -
non hanno pari nelle altre regioni italiane.
ARC/SSA/ma
L'assessore regionale alle Attività produttive e Turismo Sergio Emidio Bini
Foto Regione FVG