Palmanova, 18 nov - "L'Amministrazione regionale è pronta a
sostenere ogni soluzione realistica per dare risposte al
territorio della montagna pordenonese in un periodo storico in
cui la carenza dei medici è un fenomeno non solo di quell'area ma
di tutto il Paese. Per questo apprezzo la condivisione strategica
con i sindaci del territorio e la direzione di Asfo insieme ai
quali a breve analizzeremo la situazione relativa agli attuali
dati della presa in carico non urgente comparandola alle
possibili soluzioni migliorative all'interno del perimetro della
continuità assistenziale. Da qui potremo iniziare a individuare
gli strumenti necessari per avviare un percorso sperimentale di
telemedicina in quella parte di territorio".
Lo ha indicato il vicegovernatore con delega alla Salute del
Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, collegato online
all'incontro con i sindaci dei Comuni di Claut Gionata Sturam, di
Meduno Marina Crovatto e Anduins di Vito d'Asio, Pietro
Gerometta, in merito alla chiusura in via sperimentale del
servizio di Guardia medica nei tre Comuni a partire dal 1 gennaio
2022. Una situazione che, comunque, come ha spiegato il direttore
generale dell'Asfo, Joseph Polimeni, presente alla riunione, sarà
monitorata e a sei mesi dalla riorganizzazione verrà valutata
l'opportunità di eventuali nuovi interventi.
Erano collegati da remoto anche i referenti di altri Comuni fra i
quali Frisanco, Erto e Casso, Barcis, Castelnovo del Friuli,
Andreis, Tramonti di Sopra.
Come ha illustrato Polimeni la chiusura del servizio delle sedi
periferiche dei tre Comuni a bassa affluenza di utenti e
l'afferenza dei rispettivi Comuni per il servizio alle sedi
principali di Maniago e Spilimbergo nello stesso distretto delle
Dolomiti, è sperimentale e nasce dal nuovo assetto organizzativo
di Asfo; la modifica ha come obiettivo quello di garantire
maggiormente la continuità assistenziale medica vista la
persistente carenza di disponibilità di medici a coprire i turni
ad elevato flusso di utenza nelle sedi di guardia medica
nell'Azienda sanitaria Friuli occidentale (Pordenone, Azzano
Decimo, Sacile, San Vito al Tagliamento, Spilimbergo, Maniago).
Il servizio di assistenza medica per le urgenze sanitarie viene
comunque sempre garantito ed è gestito dal dipartimento
d'emergenza di Asfo.
Riccardi ha ribadito il dato oggettivo ovvero la riduzione dei
medici di continuità assistenziale "un fenomeno che riguarda
l'intero Paese e che auspico venga affrontato insieme; se i
medici mancano dobbiamo cercare di trovare delle soluzioni
compatibili con il livello del bisogno di salute. Comprendo la
preoccupazione dei territori e auspico si possa trovare un
approccio di condivisone per risolvere il problema".
"Rassicuriamo i cittadini - ha proseguito Riccardi - con un
sistema di presa in carico, quando non riguarda le urgenze ma la
continuità assistenziale, attraverso la telemedicina, la
teleassistenza. Un tema che l'Amministrazione regionale si
impegna ad affrontare insieme con i sindaci e l'Azienda
sanitaria".
Il vicegovernatore ha ribadito l'importanza di garantire la presa
in carico delle esigenze di salute dei cittadini anche con
modalità organizzative oltre il mantenimento delle sedi di
guardia medica. Fra le ipotesi da valutare quindi anche la
modalità proattiva in teleassistenza da attivare nell'area
montana del pordenonese.
ARC/LP/al