Udine, 27 mar - "Per affrontare la crisi derivata
dall'emergenza Covid-19, anche nel settore agroalimentare,
bisogna dare risposte rapide alla domanda di liquidità delle
aziende. Per farlo è necessario prevedere deroghe nazionali alle
regole dei bilanci regionali".
È questo il messaggio lanciato dall'assessore alle Risorse
agroalimentari, forestali e ittiche e alla Montagna, Stefano
Zannier, durante la videoconferenza con le organizzazioni
sindacali del settore (Coldiretti FVG, Copagri FVG,
Confagricoltura FVG, Fedagri - Confcooperative FVG, Cia Fvg,
Kmecka Zveza Ts, Lega Coop FVG).
Nel consueto tavolo di lavoro avviato da Zannier per affrontare
congiuntamente le criticità legate all'emergenza, l'assessore ha
spiegato che "siamo impegnati affinchè il governo apra alla
possibilità di gestire i bilanci regionali, anche in deroga al
principio di armonizzazione, con l'obiettivo di mettere in
circolo risorse bloccate nei meccanismi di controllo della spesa".
"Credo che in questo momento - ha aggiunto inoltre Zannier - più
che guardare a delle forme contributive, sia indispensabile
garantire strumenti finanziari alle imprese che chiedono maggior
accesso al credito".
Zannier ha ringraziato le rappresentanze di comparto "per il
grande sforzo di collaborazione che in questa fase stanno
imprimendo nella ricerca di soluzioni comuni".
Una collaborazione che, in queste settimane, si manifesta in
particolare nel monitoraggio e nel contrasto alle speculazioni,
in particolare nel settore lettiero-caseario.
"Tutti assieme - ha affermato Zannier - stiamo monitorando i
prezzi del latte, sia al produttore che al consumatore. Inoltre
continua il pressing dell'assessorato, assieme ad altre Regioni,
per poter ricevere dal ministero i nominativi dei trasformatori
che acquistano latte dall'estero; ciò in vista di provvedimenti
di sostegno che, nell'intenzione della Regione, dovranno
privilegiare chi oggi sta favorendo il conferimento di latte
regionale".
ARC/SSA/al
Una fase della videoconferenza dell'assessore Stefano Zannier con le rappresentanze sindacali