Udine, 13 nov - "Rispettare le leggi è un dovere, ma dovrebbe
essere ritenuto anche un piacere, il piacere di fare del bene
alla propria comunità. Dobbiamo renderci conto che quando si
infrange una regola non solo viene commessa un'azione sbagliata
ma, soprattutto, vengono danneggiate altre persone".
Lo ha detto l'assessore regionale alle Autonomie locali, Funzione
pubblica, Sicurezza e Immigrazione, Pierpaolo Roberti, nel
videomessaggio realizzato per l'incontro "A scuola di libertà"
evento organizzato in collaborazione con l'associazione
Volontariato e Giustizia di Udine, Icaro, nell'ambito del
progetto "Il piacere della Legalità: mondi a confronto. Legami di
responsabilità" con il contributo della Regione Friuli Venezia
Giulia e la sinergia di dieci istituti scolastici di diverso
ordine e grado della città di Udine (licei C.Percoto, G. Sello,
N. Copernico, G. Marinelli, Cpia-scuola carceraria, istituto
Malignani, Stringher, Marinoni, Deganutti e istituto comprensivo
2° Udine-Sede Valussi).
Nel portare il saluto dell'Amministrazione regionale ed esprimere
il proprio ringraziamento agli organizzatori, l'esponente della
Giunta Fedriga ha sottolineato il valore dell'iniziativa che
"esprime già tutto nel titolo "Il piacere della legalità" - ha
evidenziato -. Va compreso che il rispetto delle norme non deve
essere vissuto come un'imposizione quanto come un piacere per
quel senso di comunità che dovrebbe aiutarci a capire che
infrangendo una regola noi danneggiamo qualcun altro".
L'appuntamento di sensibilizzazione e informazione è rivolto agli
studenti delle scuole superiori, per promuovere il rispetto delle
regole, sensibilizzarli sul senso di privazione della libertà,
porre attenzione alle problematiche connesse alle devianze,
aumentare la consapevolezza sulle conseguenze penali di azioni
considerate come semplici bravate o banale bullismo.
E su questo aspetto Roberti ha richiamato l'attenzione rimarcando
come "gli atti di bullismo configurano un reato: non vanno messi
in pratica perché sono sbagliati dal punto di vista normativo ma,
prima di tutto, non devono essere attuati perché feriscono un
compagno di classe, un nostro amico. Quell'atto è sbagliato non
solo perché lo dice la legge ma perché fa subire un torto a
qualcun altro".
"La Regione continuerà a mettere a disposizione dei fondi per
sensibilizzare sul fenomeno - ha detto Roberti -. Abbiamo una
linea dedicata sul bullismo così come abbiamo contributi per la
realizzazione di attività di prevenzione dei fenomeni di
criminalità organizzata e dei reati di stampo mafioso e per la
promozione della legalità. L'auspicio - ha aggiunto - è che
questi fenomeni possono scemare fino a scomparire non solo grazie
alla normativa ma grazie all'ampliamento di una coscienza comune
che ci farà capire che certi atti sono profondamenti sbagliati".
Un altro appello Roberti lo ha rivolto al rispetto delle regole
legate alla pandemia: "Rispettiamo le distanze, l'uso delle
mascherine, vacciniamoci per dare concretezza a quel senso di
comunità che deve orientarci nella vita, per quel piacere di
poter far del bene alla nostra comunità che deve essere insito in
tutti noi".
ARC/LP/pph