Trieste, 23 ott - "Una scuola più digitale, innovativa, che
guarda al futuro ma resta ancorata alla convinzione che le
lezioni in presenza non possano essere sostituite: le aule
virtuali consentono di affrontare l'emergenza ma non sono e non
saranno mai paragonabili al contatto diretto".
È questo, secondo l'assessore all'Istruzione, Alessia Rosolen,
l'obiettivo del nuovo disegno di legge sul diritto allo studio,
approvato dalla giunta regionale, che consentirà lo snellimento
dei procedimenti burocratici per avere accesso a servizi e
agevolazioni, attraverso "una semplificazione che si traduce
nella scelta politica di trasferire tutti gli interventi di
diritto allo studio, non solo universitario ma anche scolastico,
all'Agenzia regione per gli studi superiori".
Rosolen ha spiegato che "la norma introduce modifiche a due testi
regionali vigenti, i quali disciplinano gli interventi in materia
di diritto allo studio e di potenziamento dell'offerta formativa
delle scuole. L'obiettivo è triplice. Il primo è creare una vera
e propria filiera di servizi nell'arco della vita formativa della
persona assegnando ad un soggetto regionale, l'Agenzia regionale
per il diritto agli studi superiori, l'attuazione degli
interventi in materia sia per il settore universitario che quello
scolastico. L'idea di concentrare in capo all'Ardiss l'esercizio
di tutte le funzioni regionali di questo comparto non risponde
solo alla logica di razionalizzazione dei servizi, ma dimostra
anche l'attenzione che la Giunta pone alla persona e alla
comunità degli studenti, che avranno quindi un punto di
riferimento unico per trovare risposte a un loro diritto
fondamentale. Siamo la prima Regione in Italia a creare
un'Agenzia unica per il diritto allo studio".
"Il secondo obiettivo - ha proseguito Rosolen - è quello di
adeguare gli interventi all'evoluzione del sistema scolastico,
cercando di anticipare esigenze e bisogni di famiglie e scuole
acuiti durante l'emergenza Covid-19. Imprimere un'accelerazione
rispetto alla svolta digitale era già nei programmi: la pandemia
ha, purtroppo, messo impietosamente a nudo alcuni limiti
strutturali e ci ha indotti a velocizzare il processo".
Il terzo obiettivo, non è ultimo per importanza, è quello della
semplificazione amministrativa. L'Agenzia regionale per il
diritto agli studi superiori viene ridenominata Agenzia regionale
per il diritto allo studio. "Ad essa - spiega l'assessore - viene
assegnata l'attuazione degli interventi in materia di libri in
comodato, la 'Dote scuola', i contributi per le spese di
ospitalità di studenti delle scuole secondarie di secondo grado
presso le strutture accreditate, i contributi per gli studenti
delle scuole paritarie, la collaborazione con le Consulte
provinciali degli studenti. L'Ardis si affianca alla Regione
anche negli interventi a favore delle scuole in ospedale e a
domicilio, degli alunni portatori di bisogni educativi speciali e
disturbi specifici di apprendimento, nelle azioni di sostegno ai
soggetti con disabilità iscritti alle istituzioni scolastiche
regionali".
Rosolen ha spiegato poi che "per i libri in comodato,
l'attenzione è stata focalizzata sui testi in formato digitale e
sulle specificità degli alunni con disabilità, mentre "Dote
scuola" è la definizione di una misura di sostegno al reddito per
i nuclei familiari con figli a scuola, rivisitata rispetto alla
precedente per l'acquisto dei libri di testo e del trasporto
scolastico. Innovativa la disciplina degli interventi sulla
prevenzione e il contrasto all'analfabetismo emotivo e
funzionale. Se l'intendimento politico dell'Amministrazione è
quello di creare una comunità che apprende, non possono essere
sottovalutati questo problema e la necessità di intervenire a
favore di genitori, studenti e insegnanti, anche mediante
l'istituzione di sportelli di consulenza".
"Per rafforzare l'offerta formativa e la continuità didattica -
ha concluso Rosolen - si punta a una programmazione triennale per
la scuola digitale e per lo sviluppo dell'offerta formativa:
saranno centrali i programmi finalizzati all'insegnamento di
lingue straniere comunitarie e alla valorizzazione di quelle
minoritarie. Rispetto al rafforzamento del ruolo delle Fondazioni
bancarie, viene tradotta in norma l'intenzione di attuare nuove
forme di collaborazione che portino a un innalzamento dello
standard dell'offerta qualitativa e formativa dei settori
dell'istruzione, del diritto allo studio, dell'alta formazione,
dell'università e della ricerca. Ci sono ambiti di intervento che
verranno sviluppati assieme, in ordine all'edilizia e alla
necessità di adeguare le infrastrutture scolastiche, anche sotto
il profilo digitale".
ARC/MA/al