Caro Presidente,
apriamo insieme la stagione delle riforme istituzionali.
È questo l’invito che mi sento di rivolgerti a nome del Consiglio delle Autonomie Locali del
FVG.
La mia Presidenza, come tu sai, è provvisoria e a disposizione in ogni istante, ma ciò non ne
riduce la pienezza del ruolo e l’autorevolezza del Consiglio che rappresento. È mia intenzione del
resto interpretarla in piena e leale collaborazione, come è giusto che sia tra istituzioni.
Prendo spunto dalla crisi e dalle restrizioni che Comuni e Province sono chiamati ad attuare
nei confronti dei propri cittadini, per proporti di far diventare tutto ciò non il solito gioco
delle parti ma l’occasione per un ripensamento comune sul funzionamento istituzionale a tutti i
livelli, con l’obiettivo di ridurre gli sprechi e le strozzature burocratiche e di migliorare il
rapporto tra i cittadini e l’autorità comunque intesa
Tre i temi di un possibile confronto che il Consiglio ti propone di affrontare in tre tavoli
congiunti:
• riduzione del costo della politica
• laboratorio del federalismo
• sburocratizzazione normativa e delle procedure.
Non sono temi facili e non c’è in noi la pretesa di sostituirci all’organo legislativo, ma
solo quella di condividere insieme un contesto organico in cui operare, in quanto è evidente che
sono “temi comunicanti”, per usare un espressione cara alla fisica.
Del resto Comuni, Province e Regione, così come definiti dall’art. 114 della Costituzione
italiana, rappresentano la Repubblica più vicina al cittadino ed è ovvio che siano i primi a porre
i problemi, in un percorso dal basso e condiviso, breve e incisivo. Questo vale ancor più in una
Regione a Statuto Speciale come la nostra.
Nel riconfermarti stima e apprezzamento per il lavoro svolto, mi auguro che questa nuova
stagione di rapporti tra Consiglio delle Autonomie e Regione si concretizzi al più presto.
Il Vicepresidente del Consiglio delle autonomie locali
Enrico Gherghetta