Per effetto delle elezioni amministrative tenutesi il 16 e 17 maggio nel Comune di Cividale del
Friuli, il Presidente Vuga è decaduto dalla sua carica al vertice del Consiglio delle autonomie
locali. Si apre quindi una fase transitoria in cui, in qualità di Vicepresidente spetta a me
presiedere pro tempore il Consiglio delle autonomie locali, fino alle nuove elezioni del Presidente
e dell’intero Ufficio di presidenza. Il Comune di Cividale, rappresentato dal nuovo sindaco, resta
comunque uno dei componenti del CAL (vedi deliberazione CAL n. 23/2010).
Avrei voluto che l’amico Vuga fosse presente oggi alla seduta per potergli esprimere di
persona un caloroso ringraziamento, a nome di tutto il consesso, per l’egregia attività da lui
svolta alla guida del Consiglio delle autonomie locali, ed un augurio per i suoi futuri impegni.
Per quanto concerne il Consiglio, ritengo importante chiarire che, anche se caratterizzato da
una presidenza pro tempore, l’organo opera con autorevolezza e nella pienezza delle proprie
funzioni.
Da parte mia ho manifestato anche al Presidente Tondo l’intenzione di essere un presidente
super partes, e assicuro fin d’ora la massima disponibilità ed il massimo impegno possibile nell’o
ttica della più ampia collaborazione sia nei confronti della Giunta regionale che degli uffici.
Penso che nell’immediato futuro il sistema delle autonomie locali del Friuli Venezia Giulia
abbia davanti a sé tre grandi sfide: la riduzione dei costi della politica, il federalismo fiscale
e la sburocratizzazione normativa e delle procedure.
Queste importanti tematiche devono trasformarsi in altrettanti momenti di confronto da
sviluppare con la Giunta regionale in tre tavoli congiunti seguendo un percorso che punti a
salvaguardare la specialità della Regione.
Con riferimento al primo argomento ricordo inoltre che, nel 2007, fu sottoscritto e
largamente condiviso un patto interistituzionale per la riduzione dei costi della politica e,
pertanto, ritengo sia giunto il momento di passare dagli atti di indirizzo ad azioni concrete da
condividere.
E’ necessario quindi aprire una nuova stagione di confronto con la Giunta, il Consiglio
regionale e le forze politiche in generale per fornire all’opinione pubblica l’immagine di tutte le
istituzioni coese che “remano” insieme per traghettare la Regione fuori da questo momento di
crisi.