Il progetto, avviato dalla Regione per la valorizzazione della filiera suinicola, è stato
recentemente presentato a Udine, nella sede dell'Amministrazione, a ventitre aziende di
trasformazione delle carni del maiale.
Si tratta di attività che producono salumi, pancetta, tagli particolari delle carni suine (a
eccezione delle cosce dell'animale, impiegate invece per la produzione del prosciutto), e che per
la prima volta sono state riunite dall'Amministrazione per valutare i problemi della categoria, e
far conoscere le strategie della Regione.
Presente il Direttore centrale delle risorse agricole, naturali, forestali e montagna,
Augusto Viola, nel corso dell'incontro è stato fatto il punto sulla situazione del settore
suinicolo, comparto zootecnico il quale versa in un periodo di crisi.
Lo scorso mese di marzo, è stato ricordato, l'Amministrazione regionale ha sottoscritto una
convenzione con INEQ, Istituto Nord Est Qualità di San Daniele del Friuli, con l'obiettivo di
sviluppare l'attività di controllo della conformità delle cosce e delle carcasse ottenute da suini
nati o provenienti dal Friuli Venezia Giulia.
Tale accordo consentirà di assicurare la rintracciabilità delle parti di capi di maiale
cresciuti nei centocinquanta allevamenti del settore suinicolo del Friuli Venezia Giulia, nei quali
vengono prodotti ogni anno circa 500 mila animali. Una quota che è pari al 4/5 per cento della
produzione di suino pesante destinata ai prosciuttifici italiani.
Questa convenzione permetterà anche un'azione capillare di verifica nei macelli che
utilizzano parti organiche dei maiali, nonchè la certificazione della rintracciabilità.
Certificazione che sarà eseguita dall'INEQ, l'organo ufficiale di controllo del Prosciutto di San
Daniele e di altri diciassette prodotti a DOP o IGP della filiera italiana di settore.
La stessa convenzione tra la Regione e l'INEQ ha attivato uno studio pluriennale che verrà
eseguito dall'Università di Udine, dall'Associazione regionale allevatori e dal Consorzio del
Prosciutto di San Daniele, con lo scopo di omogeneizzare e ottimizzare la base zootecnica del
Friuli Venezia Giulia.
Tale studio darà altresì modo di quantificare la disponibilità di carni suine nel Friuli
Venezia Giulia, per favorirne la commercializzazione anche nella grande distribuzione, mentre la
promozione delle carni suine ricavate dagli allevamenti della nostra regione sarà curata dall'ERSA,
l'Agenzia regionale per lo sviluppo rurale.
I rappresentanti delle aziende di trasformazione intervenuti alla riunione hanno concordato
con l'Amministrazione sull'esigenza di interagire con il progetto della Regione per la
valorizzazione del settore.
INFO:
giovanni.petris@regione.fvg.it
Servizio produzioni agricole; tel. 0432 - 555213
[foto archivio Claudio Fabbro]