Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

La Corte dei conti del FVG si esprime sulla soppressione della figura del direttore generale nei comuni con popolazione fino a 100.000 abitanti

Con deliberazione n. 199 del 16 luglio 2010, la Corte dei conti , sezione di controllo della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, si è espressa, rispondendo ad un apposito quesito formulato da un Comune, in merito alla questione inerente all’a bolizione della figura del direttore generale, per i comuni con popolazione inferiore o uguale ai 100.000 abitanti prevista dall’art. 2, comma 186, lett. d), della legge n. 191/2009.

In particolare, alla Corte dei conti era stata posta la questione se la norma fosse da intendersi limitata, nelle intenzioni del legislatore statale, alla sola ipotesi di direttore generale “esterno”, oppure se dovesse ritenersi estesa anche all’ipotesi di attribuzione delle relative funzioni al segretario comunale dell’ente locale.

La Corte ha richiamato, a tal riguardo, le pronunce già intervenute della Sezione Regionale di controllo per la Lombardia (deliberazioni nn. 593 e 594 del 7 maggio 2010). Conseguentemente la Corte dei conti del Friuli Venezia Giulia, nel condividere detti orientamenti, ha rimarcato che, se l’intento del legislatore è stato quello di prevedere misure volte al contenimento della spesa, l’e liminazione della figura del direttore generale non può essere limitata alla sola ipotesi di direttore generale “esterno”, ma deve essere senz’altro estesa anche all’ipotesi di conferimento delle funzioni di direttore generale al segretario comunale.

Peraltro, anche il Ministero dell’Interno (cfr. parere del 1 giugno 2010) si era espresso conformemente a tale interpretazione.

Il Servizio affari istituzionali e sistema delle autonomie locali, con parere del 9 aprile 2010, n. prot. 5792/1.3.15, aveva evidenziato, dal canto suo, come apparisse difficile sostenere un’i nterpretazione secondo cui sia possibile mantenere in capo ai segretari comunali le funzioni di direzione generale, anche in relazione alla connessa questione remunerativa delle medesime.