Udine, 10 ott - "Viviamo e sentiamo quotidianamente la forza
della donna: nelle tante e gravi emergenze che ci hanno visto
scendere in campo in questi ultimi anni, le capacità delle donne
nel sistema di protezione civile sono state fondamentali".
Lo ha sottolineato l'assessore alla Salute e con delega alla
Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi,
che questa mattina è intervenuto, a Udine, al convegno "La
protezione civile è donna" evento organizzato dalla Protezione
civile della Regione che si è tenuto nella sede di Udine di
Confindustria, alla presenza della presidente di Confindustria
Udine, Anna Mareschi Danieli, a funzionarie e volontarie di Pc, a
coordinatrici di gruppi e di associazioni di protezione civile, e
a due scolaresche.
"Le nostre donne hanno saputo accogliere, assicurare risposte,
rassicurare e sostenere la nostra comunità in momenti più
difficili e complessi" ha sottolineato Riccardi, ricordando anche
l'assistenza fornita ai centralini telefonici in tempi di
pandemia: "non sono state semplici risposte a una telefonata ma
contributi concreti e sentiti, una vicinanza e un supporto reale
fornito in un momento di grave incertezza".
Nel ripercorrere le tante emergenze che si sono succedute negli
ultimi anni, dagli incendi, dall'aiuto ai profughi in fuga dalla
guerra e fino al recente maltempo, Riccardi ha rimarcato come il
suolo della donna nel sistema di Protezione civile sia
fondamentale: "spesso si associa questo settore all'uomo, per la
sua forza fisica. Ma non è l'unica componente, anzi: ci sono la
forza dell'ingegno, del pensiero, la forza della determinazione
unita alla passione, la capacità di sentire, sensibile e acuta,
propria delle donne. Forze che reggono e aggregano, che sanno
sentire e creare: energie che si rivelano spesso più trainanti e
costanti di quelle fisiche".
Il convegno di oggi si inserisce nella Settimana di protezione
civile e, per l'esponente dell'Esecutivo, "rappresenta un momento
importante di approfondimento, di scambio e di riflessione per
comprendere il complesso sistema di cui tutti noi facciamo parte,
per migliorare la qualità del nostro lavoro: quando siamo
chiamati a operare in emergenza non c'è distinzione di grado;
diamo il contributo che possiamo offrire in base alle nostre
capacità, alle nostre competenze, alle esperienze maturate da
ciascuno".
In Protezione civile, le donne sono formate all'utilizzo di mezzi
e attrezzature tanto quanto i colleghi uomini e sono definite
"sentinelle sul territorio" grazie alla loro attività di
promozione della cultura alla prevenzione. "Solo con un'adeguata
educazione alla prevenzione, verso la popolazione, le scuole, i
giovani, è possibile infatti vincere la paura frutto della
disinformazione e aiutare chiunque ad affrontare efficacemente i
problemi e i pericoli improvvisi" ha aggiunto ancora Riccardi
ricordando che le donne rappresentano "sentinelle non solo nei
contesti di cura e di ascolto, specialmente delle persone
fragili, ma anche nell'organizzazione logistica di uomini e
mezzi, per affrontare le diverse e mutevoli esigenze della
comunità".
ARC/PT/ma