Sociale: Riccardi, serve doppio binario tra gestione e modelli futuri
Incontro con parti sociali su strutture per non autosufficienti
Trieste, 18 lug - "Accanto alla definizione dei temi puntuali
che riguardano la riqualificazione delle strutture residenziali
per anziani non autosufficienti, il progressivo aumento della
popolazione anziana richiede di affrontare in una sorta di doppio
binario il ripensamento generale del sistema di protezione
sociale, di cui il tema dell'assistenza nelle case di riposo è
una parte".
E' la riflessione che il vicegovernatore del Friuli Venezia
Giulia Riccardo Riccardi ha esposto ai rappresentanti delle
organizzazioni sindacali confederali e dei pensionati
nell'incontro che si è tenuto oggi a Trieste nella sede della
direzione Salute.
"Gli stessi temi di attualità - secondo Riccardi - indicano che è
ineludibile un confronto di più ampio respiro sulla facoltà di
soddisfare i bisogni della popolazione non autosufficiente in un
contesto in cui la popolazione invecchia e le risorse regionali
dedicate al sistema socio sanitario, che oggi sono ingentissime,
non potranno essere dilatate oltre un certo limite".
"Per le stesse strutture per non autosufficienti - ha aggiunto il
vicegovernatore - si pone la scelta tra continuare a finanziare
le strutture o ricorrere a un modello di contributi alla persona
che tenga conto sulle sue condizioni anche reddituali. La
questione è politica e sapremo decidere - ha concluso -, ma
sappiamo ascoltare e chiedo anche alle parti sociali di
raccogliere spunti e riflessioni da proporci".
Per quanto riguarda i temi più tecnici del tavolo, è stato fatto
il punto sulla situazione delle residenze per anziani, che ha
visto aumentare di 600 unità i posti letto in regione rispetto
all'offerta precedente alla riclassificazione (quindi prima del
maggio 2018), con la previsione di un ulteriore aumento nei
prossimi anni due anni sia per effetto degli adeguamenti di una
serie di strutture sia per le richieste di nuove realizzazioni
già presentate in Regione, che sono pari a circa 1500 posti
letto.
Se oggi i posti letto convenzionati in Friuli Venezia Giulia sono
7885, nello scenario seguente alla riclassificazione il numero
dei posti letto per non autosufficienti - è stato detto - supera
di circa 1500 unità quello dei posti letto per i quali la Regione
interviene con la quota di contribuzione per l'abbattimento delle
rette e il rimborso degli oneri sanitari. A tale proposito nel
tavolo l'Amministrazione regionale ha reso noto alle
organizzazioni sindacali di aver ricevuto dagli enti gestori la
proposta di innalzare a 8500 il numero dei posti letto
convenzionabili e, in collegato o in subordine, di aumentare i
contributi regionali, il che comporterebbe un incremento della
spesa sanitaria regionale stimato (sulla quota di 8500) in alcuni
milioni l'anno.
Riccardi, che ha invitato le organizzazioni sindacali a fornire a
loro volta le proprie osservazioni puntuali, ha espresso
nell'occasione "soddisfazione per l'iter del processo di
riqualificazione, che vede la bozza del regolamento di
accreditamento quasi pronta e un buon riallineamento ai requisiti
della riclassificazione da parte delle strutture, visto che delle
89 che operano in deroga, 56 sono attese a regime entro dicembre
2019".
ARC/PPH/ep
Il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi incontra i rappresentanti delle organizzazioni sindacali confederali e dei pensionati a Trieste nella sede della direzione Salute
Foto Regione FVG
La riunione tra il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, e le parti sociali sulle strutture per non autosufficienti di Trieste.
Foto Arc
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