Lavoro: Riccardi-Rosolen, firmato protocollo per sicurezza e legalità
Il documento siglato da oltre 40 soggetti pubblici e privati
Trieste, 18 gen - Sindacati, associazioni di categoria, Inps,
Inail, Ispettorato del lavoro, Casse edili, Ufficio Scolastico
Regionale e Cooperative, ma anche parti datoriali, enti
bilaterali e consorzi. Sono oltre 40 i soggetti istituzionali che
questa mattina hanno sottoscritto il protocollo in materia di
sicurezza e legalità nei luoghi di lavoro, promosso dal
vicegovernatore della Regione con delega alla Salute, Riccardo
Riccardi, e dall'assessore al Lavoro Alessia Rosolen.
Rosolen ha evidenziato che "il concetto di sicurezza deve essere
maneggiato con cautela, responsabilità e attenzione e implica
diversi livelli d'intervento. C'è l'aspetto della prevenzione,
legato inevitabilmente a investimenti seri e rigorosi sulla
formazione. L'altra faccia della medaglia è costituito da
legalità e regolarità nei rapporti di lavoro. La presenza
dell'Ufficio scolastico regionale tra i soggetti sottoscrittori
non è affatto un dettaglio, ma rende l'idea di quanto radicata
sia la convinzione che la cultura della sicurezza vada instillata
già a scuola, per poi essere ampliata, potenziata e perfezionata
nel corso degli anni".
In merito, Riccardi ha spiegato che "l'aumento della sicurezza
nei luoghi di lavoro è uno dei pilastri della rete di protezione
sociale attiva nella nostra regione. Il grande impegno che ognuno
di noi si deve prendere in carico per il futuro è l'assunzione di
responsabilità sul proprio stato di salute. Questa, oltre a
determinare le condizioni per avere una vita sana, nel caso del
mondo del lavoro è un'attenzione particolarmente importante, sia
verso sé stessi sia verso gli altri".
Il vicegovernatore ha quindi chiarito che "la cultura della
prevenzione si radica rendendo consapevole ognuno di noi del
fatto che la salute è una ricchezza per il singolo e un
patrimonio che, se condiviso, diventa ricchezza per tutta la
società. Si tratta di un cambio di prospettiva che sarà in grado
di produrre immediate ricadute positive anche nel mondo del
lavoro, con una maggiore attenzione alla prevenzione e un diverso
atteggiamento verso il reinserimento di chi ha subito una
disabilità durante l'impiego oppure per altre cause. Grazie
all'attenzione che in Friuli Venezia Giulia si pone a tali temi,
la cultura della salute e della prevenzione possono infatti
veicolare un nuovo modo di vivere la vita quotidiana".
Il protocollo prevede una serie di azioni ad ampio spettro che
puntano a migliorare la qualità e la regolarità del mercato del
lavoro regionale, anche riducendo la precarizzazione. Tali
iniziative saranno sviluppate attraverso attività di contrasto
degli infortuni, ad esempio con percorsi informativi e di
approfondimento sul tema e la realizzazione di studi e ricerche
di settore, ma anche con programmi di comunicazione e
valorizzazione della legalità e la diffusione di buone prassi.
Per favorire il reinserimento lavorativo, il protocollo prevede
invece specifici percorsi occupazionali e l'elaborazione di linee
guida sul collocamento mirato delle persone con disabilità. Il
tutto con il coordinamento di un'apposita cabina di regia della
quale faranno parte i soggetti sottoscrittori dell'accordo.
Come ha rimarcato Rosolen "una delle cause principali degli
infortuni sul lavoro è da ricercare nell'estemporaneità degli
interventi di ditte che lavorano in condizioni di precarietà e
scarsa conoscenza normativa. Non è quindi casuale che il
protocollo preveda misure di contrasto al dumping sociale che
ditte straniere esercitano nei confronti delle nostre aziende:
troppo spesso, appalti assegnati secondo logiche poco
lungimiranti, premiano soggetti improvvisati, che assumono
persone non formate, con contratti non esattamente regolari. In
questo modo, si ottengono due risultati molto pericolosi: i
lavoratori sono esposti a rischi che non sono in grado di
fronteggiare, e le imprese regolari subiscono una concorrenza
sleale, che droga il mercato e porta all'anarchia".
Il documento è stato sottoscritto da Regione, Inail, Inps,
Ispettorato interregionale del lavoro, Ufficio scolastico
regionale, Anmil, dalle Casse edili di mutualità e assistenza di
Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine, Formedil Gorizia, Esmeps
Pordenone, Edilmaster - Scuola Edile Di Trieste, Cpt Trieste,
Cefs - Udine, Ebiart, Ebiter, Erfea Fvg, Ente bilaterale dei
panificatori Fvg (Ebipan), Abi, Cgil, Cisl, Uil Fvg, Ugl Fvg,
Confsal, Cisal, Confindustria Fvg, Confapi Fvg, Confcommercio
Fvg, Confartigianato Fvg, Cna, Legacoop Fvg, Confcooperative Fvg,
Agci Fvg, Cida, Unione regionale panificatori del Fvg (Urpan
Fvg), Confagricoltura Fvg, Consorzio di sviluppo economico locale
di Tolmezzo, Coldiretti, Kmecka Zveza, Cia e Ures.
"Mettere attorno allo stesso tavolo tutte le componenti della
filiera significa gettare le basi per intraprendere un percorso
nuovo e raggiungere un obiettivo fondamentale per una società
civile: garantire i lavoratori nel luogo in cui prestano servizio
- ha detto Rosolen -. Gli aspetti sanitari sono fondamentali e
complementari per garantire condizioni adeguate a chi esercita un
mestiere. Convocheremo un tavolo ulteriore per approfondire il
tema degli appalti e, nella circostanza, lavoreremo assieme ai
colleghi Roberti e Pizzimenti per approfondire ogni livello del
tema. La firma di oggi non rappresenta la fine di un percorso, ma
una tappa obbligata e simbolica verso una nuova dimensione del
lavoro. Entro 60 giorni - ha concluso l'assessore - convocheremo
un comitato di pilotaggio per verificare lo stato dell'arte e
decidere tempi e modi di intervento".
ARC/MA/ep
Lavoro: Riccardi-Rosolen, firmato protocollo per sicurezza e legalità
Il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, e l'assessore al Lavoro, Alessia Rosolen, con i sottoscrittori dell protocollo in materia di sicurezza e legalità nei luoghi di lavoro.
Foto ARC Montenero
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