Ricordo: Zilli, commemorare l'opera di Harzarich è creare conoscenza
Pagnacco e Udine, 8 feb - "La memoria del sacrificio del
Maresciallo dei Vigili del fuoco Arnaldo Harzarich ci riporta a
una drammatica pagina della nostra storia recente, per molto
tempo nascosta nel buio delle foibe che, grazie alla tenacia dei
testimoni di quei tempi, dei figli di esuli, e grazie all'impegno
di molti studiosi e agli scritti dello stesso Harzarich, ha avuto
la possibilità di essere riscoperta, conosciuta, letta e studiata
da tutti. Oggi è il giorno della commozione in ricordo di tutte
le persone che hanno perso la vita lungo il confine orientale con
la sola colpa di essere italiani. Ma oggi è anche il momento in
cui ricordare significa creare conoscenza: una conoscenza che
poggia le radici nella verità di quei fatti". Così, stamani, l'assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli,
intervenuta a Pagnacco, nel piazzale Martiri delle Foibe, a una
sobria e sentita cerimonia organizzata dal Comune a ridosso del
"Giorno del Ricordo", a memoria delle vittime delle foibe,
dell'esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale,
ai piedi del monumento che ricorda quei fatti, realizzato per
volontà degli eredi del maresciallo eroe di Pola, la cui figura è
stata commemorata e onorata. Il 16 ottobre 1943, Arnaldo Harzarich, del 41. Corpo dei Vigili
del fuoco di Pola, fu comandato - assieme alla sua squadra - a
esplorare la "Foiba di Vines" ad Albona dove rinvenne i primi
corpi senza vita degli infoibati. Malgrado le minacce di morte,
continuò a esplorare le foibe rinvenendo al loro interno
centinaia di corpi senza vita. Condannato a morte da un tribunale
del popolo titino, morì nel 1973 da esule in Italia, braccato e
privato della sua divisa di vigile del fuoco. La cerimonia si è svolta in due parti: la prima, a Pagnacco, con
la deposizione di una corona al monumento dedicato ai Martiri
delle Foibe e la seconda, nella sede del Comando di Udine dei
Vigili del fuoco, in via Popone. Vi hanno preso parte, tra gli altri, il sottosegretario del
ministero degli Interni con delega ai Vigili del fuoco, Emanuele
Prisco, il capo del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco Carlo
Dall'Oppio, il direttore regionale dei Vigili del fuoco del
Friuli Venezia Giulia Agatino Carrolo, i comandanti dei quattro
Comandi dei Vigili del fuoco del Friuli Venezia Giulia, la
Medaglia d'oro al Valor militare Paola Del Din, numerosi
amministratori comunali, gli allievi dell'istituto scolastico
comprensivo di Pagnacco-Martignacco e i rappresentanti delle
associazioni combattentistiche e d'arma. "Ricordare non è soltanto un dovere civile rispetto a chi non c'è
più - ha detto Zilli -: è creare conoscenza e quindi anche
un'identità di un popolo che, dalla storia di immane sofferenza
di queste persone, ha il dovere di prendere la forza di guardare
avanti e di perseverare la verità della storia. Iniziative come
questa, realizzate a ridosso del 10 febbraio, fanno crescere in
tutti noi la consapevolezza dell'orrore delle foibe: sono momenti
importanti di riflessione, soprattutto per i giovani. Sono questi
ultimi che devono, in modo critico e attraverso il libero
pensiero, approfondire ciò che accadde, farlo proprio e fare in
modo di essere persone migliori".
Zilli ha sottolineato come "il sacrificio di uomini e donne
innocenti, gettati al buio a morire con atroce disumanità, siano
oggi testimonianza ancora viva che ci invita a essere cittadini
consapevoli e capaci di traguardare obiettivi di pace e di
sicurezza. I gesti compiuti dal maresciallo Harzarich, a rischio
della propria vita per ridare dignità a quella di tanti altri, è
l'insegnamento migliore per tutti noi, che dobbiamo essere capaci
di scrivere ancora pagine migliori della nostra storia". La seconda parte della cerimonia di oggi ha visto quindi la
consegna, a Udine, di una divisa dei Vigili del fuoco, da parte
del sottosegretario Prisco, ai due pronipoti di Arnaldo
Harzarich, presenti alla celebrazione. Un gesto altamente
simbolico verso chi fu privato della possibilità di indossare la
propria uniforme in seguito proprio a quei ritrovamenti nelle
foibe, testimonianza di fatti che allora dovevano restare celati.
ARC/PT/al
Ricordo: Zilli, commemorare l'opera di Harzarich è creare conoscenza
Un momento della cerimonia a Pagnacco innanzi il monumento che ricorda i martiti delle foibe e Arnaldo Harzarich
Un momento della cerimonia a Pagnacco innanzi il monumento che ricorda i Martiti delle Foibe e Arnaldo Harzarich
L'assessore Barbara Zilli a Udine durante la cerimonia a memoria dei Martiri delle Foibe e di Arnaldo Harzarich nella sede del Comando dei Vigili del fuoco di Udine
L'assessore Barbara Zilli a Pagnacco durante la cerimonia a memoria dei Martiri delle Foibe e di Arnaldo Harzarich
L'assessore Barbara Zilli a Udine durante la cerimonia a memoria dei Martiri delle Foibe e di Arnaldo Harzarich nella sede del Comando dei Vigili del fuoco di Udine
La cerimonia a Pagnacco innanzi il monumento che ricorda i Martiti delle Foibe e Arnaldo Harzarich
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