La Giunta Regionale


23.10.2020 13:59

Covid: Riccardi/Rosolen, agevolare ingresso nuovi operatori sanitari

Incontro con i rappresentanti della cooperazione sociale

Trieste, 23 ott - La piena disponibilità della Regione a individuare, assieme ai rappresentanti di categoria, delle soluzioni, sia all'interno delle proprie competenze sia nell'ambito di una moral suasion con lo Stato, che consentano di agevolare in particolare lo svolgimento dei tirocini dei corsi per Operatore socio sanitario (Oss). Un momento formativo di fatto bloccato dall'emergenza Covid a causa delle misure restrittive a cui sono sottoposti gli ospedali.

Lo hanno detto il vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, e l'assessore regionale al Lavoro e alla formazione, Alessia Rosolen, nel corso dell'incontro in videoconferenza che si è tenuto oggi con i rappresentanti della Cooperazione regionale (Federsolidarietà Confcooperative, Legacoop sociali ed Agci Solidarietà) e i presidenti degli ordini delle professioni infermieristiche di Pordenone, Gorizia, Trieste e Udine.

Come ha evidenziato il vicegovernatore, la condizione emergenziale impone uno scatto nel tentativo di modificare delle regole rispetto a delle leggi settoriali "medioevali". "C'è una domanda - ha detto - del sistema sanitario regionale di nuovi professionisti e operatori sanitari per affrontare la ricaduta ospedaliera e territoriale della pandemia. Da qui l'esigenza di attuare quei cambiamenti necessari ad agevolare il più possibile il completamento dei cicli formativi".

Da parte sua Rosolen ha in primo luogo puntualizzato come il numero di corsi per Oss (18) copra 370 dei 450 posti disponibili, in una percentuale maggiore rispetto a quella riportata nel corso della riunione. Da qui l'apertura a sostenere l'organizzazione di ulteriori cicli formativi. L'assessore ha poi convenuto sul fatto che, per quel che riguarda le Oss, nonostante sia stato deliberato dalla Giunta un processo di semplificazione dei tirocini, l'emergenza li ha trasformati, a causa degli standard imposti a livello nazionale, in una sorta di "imbuto".

Al termine dell'incontro le parti hanno stabilito di convocare dei tavoli tecnici per formulare delle soluzioni percorribili a livello regionale e delle proposte da presentare al Governo. ARC/GG/al