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29.07.2020 13:47

Assestamento: 9 mln euro per lavoro, formazione, famiglia e istruzione



Trieste, 29 lug - Nove milioni di euro per iniettare immediatamente liquidità in un tessuto sociale ed economico debilitato dall'emergenza e sostenere i quattro pilastri della società: famiglia, lavoro, formazione e istruzione a cui si aggiungono interventi a favore della libera professione e del sistema cooperativo. Ulteriori interventi specifici si stanno valutando per i settori che per ora restano esclusi.

E' la sintesi del messaggio portato in Aula, oggi, dall'assessore regionale al Lavoro che ha spiegato gli emendamenti, le finalità e la distribuzione delle risorse durante l'esame dell'assestamento di bilancio 2020-22.

I 9 milioni di euro saranno ripartiti per sostenere le misure a favore delle politiche attive del lavoro con incentivi alle imprese per l'assunzione di disoccupati (3 mln), per la cosiddetta norma "attira imprese" (2 mln), per i cantieri lavoro (1 mln), per scuole e prima infanzia (1,6 mln) e per immettere risorse aggiuntive a favore del sistema delle cooperative per le attività svolte in regime di Covid (600mila), per l'Agenzia regionale per il diritto agli studi superiori (700mila euro) e per soddisfare alcune esigenze contingenti con altre poste minori.

Nel dettaglio, i 3 mln dedicati alle politiche attive del lavoro riguardano gli incentivi alle imprese per l'assunzione di disoccupati e per la trasformazione di rapporti di lavoro ad elevato rischio di precarizzazione in rapporti a tempo indeterminato a favore di persone residenti in Friuli Venezia Giulia da almeno 5 anni; i 2 milioni saranno invece destinati alla cosiddetta norma per attrarre investimenti, che ha l'obiettivo di incentivare le imprese ad investire in Friuli Venezia Giulia e ad assumere personale, almeno 10 persone a tempo indeterminato. Infine 1 milione di euro, che si aggiunge ai 2,6 mln già stanziati a bilancio, andrà ai "cantieri lavoro" con l'obiettivo di garantire occupazione a persone senza impiego e regolarmente iscritte al Centro per l'impiego di riferimento (Cpi) per mansioni di pubblica utilità attraverso i Comuni.

L'assessore ha spiegato che si tratta di un intervento veloce e straordinario per dare respiro sia al territorio sia alle persone in cerca di impiego e si inserisce in un contesto di misure e azioni messe in campo dalla Giunta regionale per fronteggiare l'emergenza.

Un intervento, secondo l'esponente della Giunta, costante e garantito nei confronti dei cittadini che non si sostituisce ma si somma a tutte le attività delle politiche attive del lavoro già in essere.

Le risorse per l'infanzia e l'istruzione (1,6 mln euro) saranno invece utilizzate per il contenimento delle rette (6 mln già a bilancio 2020 e 700 mila euro in assestamento), per le sezioni Primavera a favore dei bambini tra i 24 e i 36 mesi d'età (700 mila bilancio 2020 ai quali si aggiungono 100 mila assestamento) e per le scuole paritarie (2,7 milioni bilancio 2020 e ulteriori 800 mila euro in assestamento).

In questa cornice si sono attivate le risorse dal Fondo sociale europeo (Fse) (8,9 milioni di euro) per interventi straordinari volti ad arginare gli effetti dell'emergenza da Covid-19 e a garantire sostegno e liquidità al tessuto sociale, dell'istruzione e produttivo. Le poste più significative riguardano gli incentivi rivolti alle imprese per l'assunzione di disoccupati, con contratti di lavoro a tempo determinato o a tempo indeterminato (3 mln) e le risorse destinate agli investimenti in nuove tecnologie, all'acquisto di dispositivi digitali per le scuole e alla formazione specializzante (2 milioni e 400mila euro). ARC/LP/al