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14.08.2017 15:28

Maltempo: Serracchiani a Gentiloni, serve stato calamità per Fvg

Trieste, 14 agosto - La presidente della Regione, Debora Serracchiani, ha chiesto in una lettera inviata al presidente del consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, "la decretazione dello stato di calamità nazionale e il conseguente stanziamento delle necessarie risorse" a seguito dell'eccezionale insieme di temporali che si è abbattuto sul Friuli Venezia Giulia lo scorso 10 agosto.

Nella sua comunicazione, Serracchiani, ricordando di aver firmato lo stato di emergenza il giorno dopo l'accaduto, ha delineato l'ampiezza e la gravità dei fenomeni. "Una prima sommaria stima dei danni predisposta dalle direzioni centrali dell'Amministrazione regionale - così la presidente Fvg - indica in non meno di 100 milioni di euro i danni complessivi su edifici ed infrastrutture pubbliche, alle attività produttive, settore industria, turismo, artigianato, commercio, agricoltura e foreste, alle abitazioni ed ai mezzi privati". Serracchiani ha evidenziato al capo del Governo come "da diversi anni il Friuli Venezia Giulia abbia saputo affrontare con proprie risorse le frequenti calamità atmosferiche". In particolare, già nei mesi di aprile e maggio, con l'impegno del sistema regionale di Protezione civile e proprie risorse straordinarie (3 milioni di euro), sono state superate situazioni critiche legate ad analoghi violenti fenomeni temporaleschi con interessamento di porzioni più limitate di territorio regionale.

"Anche per l'emergenza del 10 agosto - si legge nella missiva di Serracchiani a Gentiloni - l'Amministrazione regionale sta operando, per quanto possibile, con proprie forze e risorse per affrontare i primi e più urgenti interventi". Grazie alla sigla dello stato di emergenza si è potuto stanziare un impegno immediato di 1 milione di euro per le prime necessità della Protezione civile regionale e per il rimborso ai Comuni delle spese straordinarie connesse all'evento calamitoso. "Questa volta, però, le dimensioni e la vastità dell'evento - ha scritto Serracchiani - ci rendono consapevoli di non poter affrontare da soli le gravi conseguenze provocate dal maltempo sul territorio regionale".

Nella lettera al presidente del Consiglio viene ricordato che subito dopo il maltempo, allertato peraltro il giorno prima dal sistema integrato della Protezione civile prevenendo così vittime o feriti gravi, la macchina dei soccorsi ha attivato oltre mille volontari della Protezione civile a fianco di centinaia di Vigili del fuoco e di Forze dell'ordine impegnate nel soccorso della popolazione e dei turisti.

Accanto all'impegno per il ripristino della transitabilità delle strade, come si legge infine nella comunicazione di Serracchiani, "è ancora in corso l'opera di riattivazione di oltre 100mila utenze elettriche, residenziali e produttive che stanno comportando ingentissime perdite causa i black out elettrici che in molti casi hanno superato le 24 ore per la gravità dei danni riportati dalle infrastrutture di media e bassa tensione". ARC/PPH/fc