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08.03.2017 10:14

Argentina: Pinedo, visita Fvg apre a nuovi canali comunicazione

Buenos Aires, 8 marzo - "Questa visita ha aperto nuovi canali di comunicazione". Così il presidente del Senato della Repubblica argentina, Federico Pinedo, ha commentato la tappa nella sede del Congresso parlamentare di Buenos Aires della missione istituzionale della Regione Friuli Venezia Giulia che si dedicherà oggi all'apertura degli Stati generali dei corregionali nell'America Latina.

Di fronte a Pinedo e ai parlamentari argentini più vicini ai temi del Friuli Venezia Giulia, la presidente Debora Serracchiani, dopo aver illustrato i vantaggi competitivi e le ambizioni dell'economia regionale, ha ricevuto dal presidente del Senato l'assicurazione che i temi della regione che è stata "madre" per tanti emigranti di allora troveranno sempre ascolto, interesse e impegno nelle sedi parlamentari di Buenos Aires.

Nell'incontro, la presidente del Friuli Venezia Giulia era accompagnata dall'assessore regionale a Cultura, Sport e Solidarietà, Gianni Torrenti, e dall'ambasciatore d'Italia a Buenos Aires, Teresa Castaldo.

Dal confronto è emerso l'interesse di altri scali, non solo della capitale argentina, ma anche di Rosario in particolare, a sfruttare l'accesso privilegiato al mercato euro-mediterraneo garantito dal porto franco di Trieste, tema di cui Serracchiani aveva discusso in mattinata con il ministro dei Trasporti, Guillermo Dietrich.

Nel corso dell'incontro con Pinedo sono state sollevate alcune analogie tra le difficoltà dell'Europa a restare unita e al dialogo complesso tra i Paesi dell'America Latina legati al mercato comune Mercosur.

"I Paesi europei, così come quelli dell'America Latina, tendono a chiudersi e diventa così più difficile riaprire il dialogo reciproco su questa direttrice. Sono preoccupata per questo - ha detto Serracchiani - ma spero che si trovi la forza di reagire".

In precedenza, Serracchiani e Torrenti avevano potuto incontrare i corregionali all'estero dell'Argentina e i rappresentanti del Sistema Italia a Buenos Aires, i fiori all'occhiello della nostra presenza in Sud America, portatori di interessi nei ruoli di grandi imprese o come soggetti particolarmente attivi e meritevoli della vita produttiva e sociale.

L'ambasciatore Teresa Castaldo, padrona di casa, ha illustrato l'attuale condizione dell'Argentina, che cerca di ripartire con il governo guidato dal presidente Mauricio Macri dopo un periodo di grande difficoltà.

I nostri corregionali, le cui delegazioni sono impegnate da oggi agli Stati generali in programma a Buenos Aires, hanno raccontato il loro impegno per preservare le radici, siano esse friulane, giuliane, istriane, dalmate o slovene, e la volontà di promuovere la crescita del Paese in cui vivono senza mai dimenticare la lingua, le tradizioni e la storia nella loro presenza in America Latina.

In questo senso, l'Istituto italiano di cultura svolge una funzione riconosciuta, accanto ai sodalizi dei corregionali. Come ha ricordato la direttrice Maria Mazza, gli allievi dei corsi di lingua italiana sono ben 800.

In Argentina sono oggi presenti 3-400mila connazionali, di cui 10mila originari del Friuli Venezia Giulia. Dalla rete consolare guidata dall'ambasciata vengono prodotti 15mila passaporti italiani l'anno e riconosciute, in media annuale, al termine dell'istruttoria, 5mila cittadinanze. ARC/PPH/fc